TARANTO – Nel tarantino da Castellaneta a Grottaglie, il prezzo alla quale viene pagata l’uva a stento, e a volte nemmeno quello, coprono i costi di produzione.
Infatti, l’uva viene pagata tra i 0,60 e 1 euro al chilo in base alle varietà proposte.
Quando arriva però sulla grande distribuzione il prezzo aumenta notevolmente, tant’è che al consumatore l’uva può costare tra i 3,5 euro sino ai 6 euro, raggiungendo così un sovraprezzo di 10 volte quello pagato alle aziende agricole.
Per questo motivo, secondo la CIA Agricoltori Italiani, è innanzi tutto necessario dialogare nuovamente con la GDO al fine di eliminare le speculazioni e le inefficienze che giungono dalla filiera. Dopo di ché è necessario che s’investino più risorse sull’export.
Infatti, l’esportazione è protagonista del mercato italiano. Ci sono mercati europei che assorbono anche il 90% delle esportazioni, al contempo però c’è un’alta concorrenza.
Per questo motivo ci vuole anche un impegno istituzionale per raggiungere nuovi mercati, come ad esempio la Cina.