Olio Igp Puglia agricoltori chiedono quando

BARI – La Puglia attende da tempo che l’olio extravergine di oliva diventi Igp. Infatti, la procedura di riconoscimento è molto lunga, ma ha una serie di vantaggi. Ecco quali sono:

  • la riconoscibilità del marchio;
  • il contrasto ai prodotti con italian sounding contraffatti;
  • la possibilità di nuove opportunità di marketing e pubblicitarie.

In più, in Puglia ci sono già alcune Dop, cioè con denominazione di origine protetta, che hanno ottenuto un enorme successo. Ecco quali sono:

  • colline di Brindisi;
  • Dauno;
  • Terra di Bari;
  • Terra d’Otranto;
  • Terre tarantine.

Nonostante l’olio pugliese è apprezzato in tutto il mondo per il suo gusto e la sua qualità (tanto da rientrare nella fascia alta del mercato), ridurre il prezzo per gli operatori risulta impossibile, visti i costi di produzione e di selezione.

In più, il marchio IGP valorizza anche la tradizione locale. Infatti, si vuole riconoscere con questo simbolo non solo le qualità dell’olio, ma anche la sua storia, la sua cultura e ovviamente il suo percorso all’interno del territorio.

Quindi, il nuovo marchio IGP può essere davvero un motivo di riscatto per il territorio, con un approccio di marketing completamente nuovo.

In più, ci sta organizzando anche per creare un consorzio di tutela per valorizzare l’olio extravergine di oliva. L’indicazione geografica protetta sarebbe sotto il nome di “Olio di Puglia”.

Il consorzio riunirà olivicoltori, frantoiani e imbottigliatori. In più, i percorsi enogastronomici relativi alla olio pugliese permettono di ottenere un turismo di qualità.

Infatti, può essere un collante per altri settori quali:

  • la salute;
  • la valorizzazione dei beni culturali;
  • lo sviluppo economico;
  • il Welfare;
  • la pianificazione territoriale.
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