85 tartarughe Caretta Caretta venute alla luce dal nido in San Pietro in Bevagna

MANDURIA – Sulla spiaggia di San Pietro in Bevagna, sono state due notti molto emozionanti. Hanno lasciato a bocca aperta tutti coloro che si trovavano sulla spiaggia ad attendere la schiusa delle uova di tartaruga Caretta Caretta.

In questi giorni, la zona era stata monitorata dalla Guardia Costiera e dai biologi dell’oasi Wwf di Policoro, per evitare che fosse danneggiato il nido che accoglieva ben 100 uova.

Le uova erano state spostate da un luogo a rischio e in questi giorni di attesa, si è sperato che tutto si concludesse per il meglio. Le 100 uova erano state deposte nel mese di luglio e la data della schiusa era imminente, anche considerando le caldissime temperature estive. Si attendeva il momento che il miracolo della natura si compisse.

Proprio qualche notte fa, ecco le prime due tartarughe fare capolino dalla sabbia, e poi man mano il numero è aumentato.

Poiché si trattava di una notte senza luna, è stato deciso di creare una luna artificiale. Grazie a una lampada, le tartarughe hanno seguito la luce per raggiungere il mare attraversando il corridoio costruito appositamente per loro.

Tutte le operazioni sono state coordinate alla presenza dei biologi dell’Oasi Wwf di Policoro, Gianluca Cirilli ed Erika Ottone.

85 tartarughe Caretta Caretta messe in salvo

E’ stato un momento irripetibile. Come ha affermato anche il Presidente della Sezione di Torre Colimena della Lega Navale, Massimiliano Nigro, quando le tartarughe hanno raggiunto il bagnasciuga, la luce artificiale è stata spenta, per evitare che le tartarughe tornassero indietro e così, come impone il loro istinto, sono entrate in acqua.

i biologi hanno preso appunti e hanno annotato che la tartaruga più veloce ha raggiunto il mare in soli 8 minuti, mentre quelle più lente 15 minuti circa.

In due notti, sono nate 85 tartarughe che hanno raggiunto il mare. L’ultima tartaruga è venuta fuori alle 4:30 del mattino.

Ora si spera che in mare le piccole tartarughe abbiano una lunga vita, poiché spesso rimangono vittime di predatori.

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