Le Associazioni della Pesca lanciano l’allarme sulle cozze e chiedono l’intervento della Regione

TARANTO – Le associazioni Agci Agrital Pesca Taranto, Agri Pesca Taranto e Lega Pesca Taranto, in rappresentanza degli operatori del settore della mitilicoltura, hanno lanciato un allarme sul calo della produzione delle cozze, facendo un appello alla Regione Puglia. Si parla di una perdita considerevole, che sfiora l’80% negli ultimi mesi. A determinare questo notevole calo le altissime temperature che hanno distrutto le coltivazioni nel Mar Piccolo. Da qui la richiesta di un intervento tempestivo e di un aiuto alla Regione Puglia. Le associazioni hanno richiesto all’assessore regionale Donato Pentassuglia di aumentare le risorse previste per il settore.

Soluzioni alternative per salvare la mitilicoltura

“Uno sforzo in più può essere indispensabile per destinare un importo maggiore e dare un contributo serio alle moltissime famiglie tarantine che vivono di mitilicoltura, garantendo al contempo la prosecuzione di un’attività secolare e tradizionale per Taranto”. Si cercano poi soluzioni alternative per poter consentire di “commercializzare un prodotto di qualità” e ad esempio una ipotesi può essere quella già suggerita dall’Istituto Talassografico, che consiste nello “spostamento del seme dei mitili durante la stagione più calda in acque classificate idonee (A), quindi in Mar Grande, per far sì che il processo di maturazione si completi in maniera regolare, evitando così il fenomeno della moria legata alle temperature toppo alte”. Si richiede anche l’intervento dei fondi FEAMP (acronimo che sta per Fondo Europeo per la Politica Marittima), al fine di dare “sostegno a un settore in grande sofferenza, che va senza dubbio salvaguardato”. È necessario pertanto prepararsi per tempo alla nuova stagione estiva, evitando quanto già accaduto quest’anno.

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