Città di Taranto unita con Legambiente tra mare e terra

TARANTO – Hanno collaborato all’iniziativa scuole e gruppi sub, associazioni di subacquei e per chi non ha deciso di immergersi, tanti volontari attivi.

Circondati dal mare e da un cielo terso, gli intervenuti sono partiti dal Molo Santa Lucia per raccogliere rifiuti abbandonati di ogni genere. Sono stati tantissimi i gruppi impegnati in questa iniziativa all’insegna della civiltà e della socializzazione.

Polisportiva Vogatori Taras, Rematori Taranto Magna Grecia, Enjoy your dive, Ara Sub, Taras Sub Diving Center, Sub Murena Diving, ASD Olimpia, Diving Capo San Vito Spiaggia Ufficiali della Marina Militare, Dive Reporters, Stenella Striata Taranto Onlus, e tanti altri.

E’ stata passata a setaccio la spiaggetta del Lungomare che nel periodo estivo è affollata di bagnanti.

Un’iniziativa a Taranto di Legambiente per sensibilizzare i cittadini a un maggiore rispetto del luogo in cui si vive.

Con questa iniziativa, Legambiente vuole sensibilizzare la gente ad avere cura di non lasciare in giro rifiuti nel rispetto proprio e degli altri. Si è voluto far capire come fare la raccolta differenziata, evitando di utilizzare troppa plastica e di non lasciarla in giro, ma soprattutto di non gettarla in mare.

Lunetta Franco, presidente di Legambiente Taranto, ha spiegato che si deve intervenire subito con molte iniziative, poiché ci troviamo in una vera e propria emergenza.  In base alle recenti proiezioni scientifiche, si prevede che nel 2050 in mare ci saranno più rifiuti di plastica che pesci.

Il nostro mar Mediterraneo è una delle aree più colpite al mondo, infatti più di 731 tonnellate di rifiuti ogni giorno finiscono in mare.

Taranto, purtroppo, è direttamente interessata e in particolare nel Mar Piccolo, in corrispondenza della Pineta Cimino, sono stati raccolti 761 rifiuti in soli 100 metri di spiaggia.

Per questo motivo, si deve sensibilizzare la gente a non gettare rifiuti ed evitare di utilizzare contenitori di plastica monouso che non fanno che inquinare l’ambiente per moltissimi anni, in quanto non si distruggono in poco tempo.

Purtroppo, in questa società di consumismo se ne fa largo uso in ogni casa, basti pensare i piatti di plastica, i bicchieri e le posate, e così anche le bottiglie dell’acqua e le buste.

Legambiente ha lanciato la campagna

USAEGETTANOGRAZIE

a cui hanno aderito in questi mesi decine di amministrazioni comunali che hanno proposto alternative alla plastica con articoli biodegradabili e compostabili.

Gli studi sperimentali realizzati da Legambiente, in collaborazione con l’Università di Siena,  hanno dimostrato che il problema della plastica gettata in mare non è legato solo alla sua presenza e agli effetti sulla fauna marina, bensì anche al fatto che questi rifiuti sono veicolo di sostanze tossiche.

 

 

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