Ex Ilva Taranto: Bernabè e la politica parlano dello stabilimento

TARANTO – «Acciaierie d’Italia sta investendo in ricerca e sviluppo affinché Taranto diventi il polo della decarbonizzazione e dell’industria verde: la città, però, dovrà cambiare la sua narrazione». Queste le parole di Franco Bernabé, presidente del polo industriale.

Ex Ilva Taranto, parla Bernabè

Poi sempre lui ci ha tenuto a fare precisazioni «Le acciaierie – per quanto riguarda sempre lo stabilimento di Taranto – hanno dimostrato una resilienza straordinaria, pur dopo le annose vicende del sequestro degli impianti, del commissariamento e delle alterne circostanze che hanno contrassegnato l’ingresso di Arcelor Mittal. Un percorso lastricato di difficoltà e di discontinuità, di variabili esogene ed endogene che hanno costretto Ami a tenere in piedi lo stabilimento operando in un contesto di restrizioni che hanno colpito inevitabilmente tutto lo stabilimento, compreso il sistema delle forniture».

Vincenza Labriola commenta le parole

L’onorevole di Forza Italia Vincenza Labriola ha voluto commentare a caldo le parole dette da Franco Bernabè che ha spiegato come Taranto diventerà un vero e proprio polo non solo tecnologico ma anche per la decarbonizzazione. “Il presidente di Acciaierie d’Italia Franco Bernabè ha rassicurato che a Taranto si sta investendo in ricerca e sviluppo affinché diventi un polo dell’ industria verde. Una bella notizia anche la predisposizione di tutti i progetti che vanno nella direzione di dare risposte concrete al territorio. Tuttavia non condivido le parole del presidente Bernabè quando afferma che ‘la città però dovrà cambiare la sua narrazione’. Il racconto della città va cambiato piuttosto con atti concreti”.

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Inoltre dice “con la bonifica del territorio, con il rilancio di un’acciaieria che sia compatibile con la salute, l’ambiente e che dia priorità ai lavoratori che devono essere ben retribuiti e messi nelle condizioni di lavorare in sicurezza. Il presidente Bernabè dovrebbe sapere che la cassa integrazione pesa prioritariamente sui cittadini. La crisi economica, sanitaria, ambientale ha messo a dura prova la città”. L’emergenza, conclude LABRIOLA, “dura da troppo tempo, creando disagi a livello economico e sociale e per questo necessita di un percorso risolutivo con un’iniezione economica a favore di famiglie e imprese. Se vuole raccontare una nuova Taranto, il Governo inizi dai fatti”. Queste le parole dell’onorevole in carica con Forza Italia.

Ex Ilva, Mario Turco è chiaro

Il senatore del Movimento 5 Stelle Mario Turco precisa che le parole pronunciate da Monsignor Santoro meritano ascolto e spiega i motivi.

“Le parole pronunciate dal vescovo di Taranto, Monsignor Santoro, nel corso del tradizionale precetto pasquale tenutosi presso lo stabilimento siderurgico “Acciaierie Italia” non possono rimanere inascoltate. Sua Eccellenza ha parlato di “pantomima delle risorse per le bonifiche” che qualcuno, in più occasioni, ha cercato di destinare ad altre finalità. Sul tema, il MoVimento 5 Stelle ha già ribadito più volte la sua contrarietà. Si ricorda che già nel D.L. Milleproroghe c’è stato un tentativo di distrarre tali risorse all’attività produttiva, che il M5S ha scongiurato. Inoltre, il recente D.L. 21 marzo 2022 n. 21 (Decreto taglia prezzi) prevede di spostare nuovamente risorse dalle attività di bonifica all’attività produttiva. Anche con riferimento a questo il MoVimento 5 stelle dice “no”.”

Spostamento di fondi in Senato

“A tal riguardo, in Senato, dove è in discussione tale decreto, è stato presentato, a mia prima firma, un emendamento soppressivo dello spostamento di 150 milioni di euro dalle bonifiche a progetti di decarbonizzazione. Allo stesso tempo, è stato depositato anche un altro emendamento, sempre a mia firma, che definisce la possibile destinazione futura, dopo le attività di bonifica, delle aree escluse al perimetro ex Ilva, prevedendo anche interventi di riqualificazione territoriale e riconversione produttiva. In particolare, abbiamo previsto la possibilità, concessa ai Commissari Straordinari ex Ilva, di realizzare impianti per la produzione di energia rinnovabile da destinare al fabbisogno energetico dei cittadini e delle imprese del quartiere tamburi. Si è confermato, inoltre, che tutte le attività di bonifica e di riqualificazione debbano prevedere il reimpiego del personale ex-Ilva in A.S. Le risorse in questione rivestono un’importanza fondamentale per la salute e l’ambiente, così come per la possibilità di riqualificazione e reimpiego del lavoratori ex-Ilva in A.S., in attesa da oltre un decennio.” Queste le parole di Turco comunicate attraverso un lungo post Facebook.

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