Ex Ilva Taranto: la denuncia ambientale dei genitori

TARANTO – I genitori di Taranto commentano con un video il rapporto pubblicato pochi giorni fa dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per quanto concerne la situazione dell’inquinamento dell’area ionica. Se la prendono anche con la denominazione delle cosiddette zone di sacrificio che secondo loro non sono altro che causare dall’incuria e dalla continua incoerenza dei governi.

Taranto: il rapporto delle Nazioni Unite

“Il pesante, duro rapporto dell’Organizzazione delle Nazioni Unite di due settimane fa ci porta a conoscenza di “zone di sacrificio”, definite come “macchia sulla coscienza collettiva dell’umanità”. In alcuni punti di questo rapporto, le parole del relatore appaiono quasi rabbiose (per esempio, quando dichiara che gli abitanti di queste “zone di sacrificio” sono trattati come “usa e getta”). Queste zone di sacrificio, si legge nella relazione, sono spesso create dalla collusione di Governi e imprese (punto 29 del rapporto ONU).”

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I genitori dichiarano: “Non dovrebbe cogliere di sorpresa il fatto che il relatore di questo documento classifichi, tra queste zone, Taranto, in Italia, a causa dell’acciaieria, che da decenni compromette la salute delle persone e viola i diritti umani scaricando enormi volumi di inquinamento atmosferico tossico (punto 45 del rapporto ONU). A Taranto, terra di sacrificio, dedichiamo questo video di cinque minuti, nella speranza che cessi finalmente e per sempre la linea di morte di cittadini, in buona parte bambini, tracciata dai governi degli ultimi decenni per favorire la produzione. In una repubblica democratica, quello che ancora succede a Taranto è inconcepibile, inammissibile, insopportabile. Chiediamo che questo video venga condiviso dagli organi di informazione, per l’alto valore che l’informazione stessa deve sempre avere, laddove vige la democrazia. Se ancora vige, la democrazia. Per i nostri figli, per i cittadini di Taranto. Per Taranto, terra di sublime bellezza”.

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