Parco eolico Taranto: fermati i lavori, ecco cos’è successo

Già fermi i lavori del primo parco eolico off shore a Taranto, ci sono problemi di natura tecnica e quindi le operazioni all’interno della nave cantiere al momento risultano ferme. Pare si sia creata una crepa su di un palo che ha fatto scattare lo stop. Ecco le ultime notizie.

Parco eolico Taranto: guasto tecnico

Nel corso delle operazioni di infissione del primo monopalo, si è creata una crepa nel corso della battitura da parte di un’asta di metallo. Proprio questa asta sta al centro di un cilindro che ha subito una crepa tale da imporre lo stop temporaneo ai lavori. In seguito all’inconveniente quindi la nave specializzata MPI Resolution di proprietà olandese ha sospeso le operazioni con ripresa a data da destinarsi. La nave era salpata direttamente dal porto di Rotterdam diverse settimane fa con al suo interno tutta l’attrezzatura necessaria per completare la prima fase dei lavori nel Mar Jonio.

Nuovo crono programma, il piano

Appena riparato il danno al cilindro, la società che si occupa dei lavori, comunicherà tempestivamente alla Capitaneria di Porto tarantina. In seguito verrà stilato un nuovo crono programma. Inizialmente il piano era terminare i lavori in massimo 10 o 12 giorni, ai quali andranno sommati purtroppo quelli necessari alla riparazione. Successivamente la fase due prevederà il montaggio di torri e turbine sui pali per un totale di circa 45 giorni. Aggancio alla rete elettrica nazionale previsto per dicembre 2021 ed entrata in funzione nei primi mesi dell’anno venturo.

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Turbine eoliche cinesi per il parco eolico

La forniture delle turbine eoliche è stata affidata alla ditta Ming Yang Smart energy che fornirà 10 pezzi con un contratto lungo 25 anni. Quattro pale saranno collocate dietro il Molo Polisettoriale e le restanti sei vicino le dighe foranee. Invece i pali sono prodotti in Spagna e precisamente dall’azienda Haizea.

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