Taranto Chiama Greta, un nuovo protocollo per l’ambiente

TARANTO – Greta Thunberg inizia ad attirare l’attenzione anche dei Tarantini. Nell’ambito del programma Ecosistema Taranto si è deciso di iniziare a mettere in campo una rigenerazione territoriale ed urbana. Taranto chiama Greta proprio con lo scopo di migliorare il sistema per tenere sotto controllo i cambiamenti climatici. Nei giorni scorsi è iniziata la sfida con un protocollo d’Intesa firmato da Asvis, Camera di commercio, Comune di Taranto, Università degli Studi di Bari e centro di cultura per lo sviluppo “Lazzati”.

Taranto Chiama Greta per la sfida del clima

Nel protocollo in cui Taranto Chiama Greta, in pratica si decide di lavorare ad una serie di progetti a lungo termine per migliorare la situazione ambiente. L’obiettivo è quello di rispettare il paradigma sostenibilità per l’agenda del 2030. Al Teatro Fusco c’è stata la firma del nuovo accordo: ad essere presente è anche il fondatore dell’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile, Asvis,  Enrico Giovannini. Il protocollo rappresenta un’opportunità di rinascita per programmare il futuro nell’ottica del dialogo con le associazioni e gli stakeholders.

Gli obiettivi ambientali del protocollo

Il protocollo in cui Taranto chiama Greta ha come scopo anche quello di inaugurare la stagione fatta di transizione economica, sostenibile ed ecologica. Una sfida per fare in modo di aprire le porte a un green deal. In questi anni, con la vicenda Ilva, a Taranto si è corso un rischio molto grande per il territorio che ora deve essere messo da parte. L’obiettivo di realizzare delle città sostenibili e sicure, quindi sembra diventato all’ordine del giorno e quindi si ha la possibilità di poter mettere in campo degli specifici interventi, volti proprio ad un ambiente più sano e pulito. Ecco perché Taranto vuole mettere in campo delle azioni volte alla salvaguardia ambientale e alla prevenzione dei cambiamenti climatici.

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