Uova di Caretta Caretta pronti per la schiusa a San Pietro in Bevagna

MANDURIA – La nascita di 100 tartarughine è prevista per il 12 settembre, ma considerate le temperature così calde di questi mesi, anche anticipatamente si potrà assistere a questo miracolo della natura.

Gli esperti del WWf tengono sotto controllo le uova e sono supportati dagli operatori della sezione di Torre Colimena della Lega Navale.

Caretta caretta. Interventi per tutelare la specie in via di estinzione

E’ importante preservare queste nascite per la tutela degli esemplari di Caretta Caretta. Alcuni giorni fa, sono state rinvenute delle tartarughe prive di vita e a causa dell’azione dell’uomo si sta rischiando l’estinzione della specie.

Per questo motivo è preziosa la collaborazione di tutti. Ora si attendono con trepidazione queste nascite.

Le uova sono state deposte circa 60 giorni fa e proprio in questi giorni è stato notato un piccolo movimento nel cono di schiusa. Ricordiamo che quando furono deposto le uova, si ritenne di spostarle per mettere in sicurezza.

Un nido artificiale per favorire la schiusa delle uova

Il luogo scelto dalla tartaruga Caretta Caretta si trovava troppo vicino alla riva. Le onde del mare le avrebbero potute disperdere e, inoltre, la sabbia troppo umida avrebbe potuto compromettere il periodo di incubazione.

Per questo motivo è stato deciso di realizzare un nido artificiale e dopo di che è stata montata una rete d’acciaio.

Per evitare danneggiamenti ad opera di vandali, è stata recintata una zona più ampia e solo pochi addetti ai lavori sanno con precisione dove si trova il nido.

In attesa della nascita degli esemplari di Caretta Caretta, la zona è tenuta sotto controllo ininterrottamente dalla Guardia Costiera, a turno con i biologi dell’oasi WWf di Policoro.

Un corridoio per aiutare le tartarughe a raggiungere il mare

Altra lodevole iniziativa è stata quella di realizzare un corridoio che porta al mare per aiutare le piccole tartarughe a raggiungere facilmente la meta.

Altre schiuse si attendono, quelle di due nidi siti nel’arenile di Torre Ovo.

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