ArcelorMittal: parte la protesta degli autotrasportatori

TARANTO Arcelormittal: continua la protesta delle imprese. Stavolta tocca agli autotrasportatori.

Risale a novembre scorso la prima vertenza delle imprese dell’indotto ArcelorMittal, che rivendicavano il pagamento delle fatture.

Alla fine, le imprese avevano minacciato il blocco delle forniture. Tutto ciò è emerso dall’incontro svoltosi nella sede di Confindustra Taranto gli scorsi mesi, a cui parteciparono numerose personalità. Infatti, era presente una folta delegazione di titolari delle imprese, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci e gli altri sindaci dei comuni della provincia.

Così si era raggiunto un accordo, dopo un presidio che durò 9 giorni e che fu revocato solo dopo l’invio dei bonifici da parte della multinazionale.

Così, le imprese dovevano ricevere i pagamenti puntualmente e rivisitare la programmazione dei lavori, come spiega il presidente della sezione Autotrasportatori di Casartigiani Giacinto Fallone. Ma le fatture scadute al 31 dicembre non sono state ancora state pagate secondo Fallone.

Quindi, gli autotrasportatori di ArcelorMittal hanno protestato nuovamente. Le imprese dell’indotto si sono presentate in gruppo davanti la portineria dello stabilimento di Taranto, lamentando questi nuovi ritardi. Le banche hanno chiuso i rubinetti e i distributori, lamenta il presidente. Le tasse non le hanno potute pagare.

Quindi, le imprese hanno perciò deciso di far sentire la loro voce. L’incontro con i dirigenti, però, gli ha garantito che prossimamente verrà pagato l’80% di quanto scaduto.

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