ArcelorMittal vieta l’ingresso ai commissari ex Ilva

TARANTO -ArcelorMittal vieta l’ingresso nell’ex Ilva ai commissario straordinari inviati dal ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli.

I commissari dovevano verificare la regolarità delle procedure, anche per lo spegnimento. La società ha assicurato che chiuderà gli altoforni in modo da garantire un corretto recupero delle strutture in caso di riapertura della fabbrica.

L’azienda ha parlato tramite Lucia Morselli oggi al Ministero, con i sindacati e il ministro Patuanelli. “Il recesso è in corso. Inutile parlare di esuberi o altro. Prima c’era l’immunità, ora non più e non si può produrre” spiega.

ArcelorMittal si sente presa in giro dal Governo italiano, perché l’immunità penale è l’unico modo per produrre in sicurezza. Senza lo scudo, quindi, non si può produrre. I sindacati hanno fatto domande alla Morselli. Purtroppo, però, non ci sono state risposte da parte dell’azienda, che punta il dito sul Governo.

Subito dopo la riunione, gli esponenti nazionali di Cgil, Cisl e Uil hanno organizzato un secondo incontro congiunto tra sindacati per rispondere alle esigenze dei lavoratori, vista la volontà di chiusura definitiva.

Il Ministro Patuanelli ha espresso perplessità. Il 12 settembre 2019, infatti, prima della discussione sullo scudo penale, ArcelorMittal sosteneva di non poter produrre più di 4 milioni di tonnellate di acciaio all’anno e di aver bisogno dei 5000 esuberi.

Ora, invece, il problema sarebbe lo scudo penale, più che la situazione economica globale.

ArcelorMittal: apertura del fascicolo a Milano

La Procura di Milano ha aperto un fascicolo nei confronti di ArcelorMittal. La società franco-indiana, infatti, aveva presentato un atto di rescissione, chiedendo la legittimità al Tribunale di Milano.

La Procura, però, teme che ci siano dei rischi dopo i precedenti di Mani Pulite. Quindi, ha deciso di indagare. “(…)la tutela di un interesse pubblico relativo alla difesa dei livelli occupazionali, alle necessità economico – produttive del paese, agli obblighi del processo di risanamento” spiegano dalla Procura.

Le indagini serviranno a stabilire se ci sono state condotte penalmente rilevanti per ridurre la produttività dell’azienda.

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