A Castellaneta un’iniziativa contro la violenza sulle donne

CASTELLANETA – Un incontro interessante che ha visto al centro del dibattito l’amore malato di molti uomini che usano le donne solo per esprimere il loro potere.

Il Sindaco Giovanni Gugliotti e l’assessore alle Politiche sociali Alfredo Cellamare e la professoressa Maria Teresa Stasolla sono intervenuti al dibattito.

L’importante iniziativa ha avuto il sostegno dell’Ambito Territoriale n. 1, del Comune di Castellaneta e con la collaborazione di Serviens in Spe, il Club Runner 87 e la “Società di San Vincenzo”.

A Castellaneta un incontro che aiuta tutte le donne a riconoscere le diverse forme di violenza.

E’ stata presentata per l’occasione, Angela Lacitignola, presidente dell’Associazione Sud Est Donne, che si occupa della gestione del Centro antiviolenza Rompiamo il Silenzio.

L’importante centro territoriale è convenzionato con l’Ambito territoriale di Ginosa e dal 2015 ha aiutato 63 donne in difficoltà.

E’ stata sottolineata l’importanza dei centri antiviolenza, anche se purtroppo sono molto poche le donne che chiedono aiuto, a fronte di tutte quelle che riferiscono ogni giorno violenze fisiche e psicologiche.

Angela Lacitignola afferma che non si può continuare a vivere in una società che non vede la violenza.

Spesso sono le stesse istituzioni che non proteggono le donne dai rischi di un amore violento. Se non accadono episodi davvero seri che dimostrino, chi queste donne hanno veramente di fronte, nessuno interviene in maniera radicale.

La violenza non è solo quella fisica che lascia gli ematomi o i graffi.

Quella più profonda che non guarirà mai è quella psicologica che ammala l’anima e spesso non finisce con la compagna, ma si allarga anche ai figli minori e al resto della famiglia.

Occorrono leggi più radicali, ma soprattutto i centri di assistenza per queste donne che non saprebbero a chi rivolgersi e dove andare.

Il Centro Antiviolenza del territorio, con la campagna di sensibilizzazione

“Dalla resistenza alla resilienza”

sta promuovendo iniziative come questa per formare le donne. Aiutarle a prendere maggiore consapevolezza e riconoscere le varie forme di violenza di genere.

Roberta Girardi, operatrice di primo ascolto del

Centro Antiviolenza Rompiamo il Silenzio

ha illustrato come opera il CAV e ha raccontato la difficoltà delle donne nel riuscire a fidarsi delle istituzioni dopo essere state ignorate per troppo tempo.

 

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