“Com’eri vestita”. Mostra a Martina Franca

MARTINA FRANCA – Giovedì 31 gennaio alle ore 18:00, presso la Sala Antistante il Museo delle Pianelle, a Palazzo Ducale, si inaugura la mostra “Com’eri vestita”.

Dopo aver attraversato tutta Italia, la mostra arriva per la prima volta nella città tarantina, grazie alla collaborazione di Rosangela Paparella consulente dei centri antiviolenza Sud Est Donne e il sostegno dell’Ufficio di piano di Martina Franca.

La mostra nasce dall’idea dell’Università del Kansas, negli Stati Uniti, ed è stata portata in Italia grazie all’associazione Libere Sinergie.

Sono 17 gli abiti che compongono la mostra, e sono realizzati da donne vittime di violenza, che per fortuna ne sono uscite. Con questa mostra, vogliono denunciare ancora una volta ciò che hanno subito e lo vogliono fare per aiutare altre donne ancora intrappolate da una situazione difficile e spesso pericolosa.

L’esposizione di abiti da donna, vuole essere la rappresentazione verosimile di quelli indossati nel momento dello stupro. Può essere una minigonna o una maglia scollata, magari un tailleur o dei semplici jeans.

La mostra vuole dimostrare che non importa l’abito che si indossa perché uno stupro possa essere giustificato.

“Com’eri vestita?” è la domanda classica che si pone alla donna vittima di violenza, come a volere giustificare colui che ha commesso questo reato.

Così la vittima diventa colpevole, a causa di un pregiudizio che si incontra anche nelle aule di Tribunale o in Questura, dove la donna vittima di violenza si presenta avendo il coraggio di denunciare.

La violenza continua a causa dei pregiudizi, ma non è così, perché sennò nei magazzini dovrebbero proporre vestiti sono di un genere.

Ognuno è libero di vestirsi come vuole e ha in diritto di camminare per strada, senza dover scegliere le ore del giorno più idonee per evitare uno stupro.

L’iniziativa è realizzata e adattata dall’associazione di promozione sociale Sud Est Donne attraverso l’azione “Women Friendly” del centro antiviolenza “Rompiamo il silenzio”.

La mostra che sarà aperta al pubblico fino al 10 febbraio, con ingresso libero, vuole aiutare a riflettere ogni persona che giudica la donna o giustifica la violenza, se fatta nei confronti di colei che indossava un capo di abbigliamento considerato provocante e motivo di attenzioni particolari.

La mostra che sarà inaugurata giovedì, vedrà l’intervento dell’Assessora alle Politiche Sociali e ai Servizi alla persona del Comune di Martina Franca, Tiziana Schiavone che farà i saluti istituzioonali.

Interverranno Rosy Paparella, consulente Centri antiviolenza Sud Est Donne e Angela Lacitignola, responsabile Centri antiviolenza Sud Est Donne.

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