Corso di Laurea in sicurezza informatica a Taranto. Ecco i primi sei laureati con 110 e lode

TARANTO – Presso la sede dei corsi di Laurea di Scienze naturali e matematiche al quartiere Paolo VI, nasce il nuovo corso di Laurea in sicurezza informatica.

E’ stata vinta la scommessa della professoressa Teresa Roselli, presidente dei corsi di laurea triennali e magistrati dell’Università di Bari. Più di 10 anni fa aveva annunciato l’intenzione di portare una laurea magistrale per completare a Taranto la filiera già presente con il corso in informatica digitale.

Oggi, il corso di Laurea in sicurezza informatica a Taranto, è divenuto realtà.

causa della crisi anche nel mondo universitario, il progetto era rallentato, ma circa due anni fa è stato accreditato.

Ora, questo corso di laurea a Taranto è uno dei tre esistenti in Italia, oltre a quelli a Milano e nel Molise.

Si è avuta una risposta positiva da parte dei giovani e le iscrizioni stanno crescendo. Le società d’informatica che si occupano dello sviluppo di nuove tecnologie cercano spesso figure professionali con queste competenze.

I laureati in sicurezza informatica si occuperanno di “metodologia per la gestione della complessità dei dati, segretezza delle informazioni, integrità dei dati; architettura dei servizi, sicurezza delle reti e sistemi distributivi, autenticazione dei sistemi biomedici”.

Saranno degli esperti in tutto ciò che riguarda la cyber security.

Proprio da un paio di settimane si sono laureati con 110 e lode sei giovani d’avanti ad una commissione d’eccellenza presieduta dalla professoressa Teresa Roselli e composta dai professori Sebastiano Pizzutilo, Rosa Lanzillotti, Enrichetta Gentile, Donato Impedovo, Fabio Leuzzi e Nicola Convertini.

Sono tutti giovani tarantini e un barese che hanno già ricevuto delle proposte lavorative.
La professoressa Roselli si ritiene molto soddisfatta per aver istituito questo corso, ma anche per essere risultati i primi in un bando delle Regione Puglia rivolto al rafforzamento dei corsi di Laurea innovativi delle università pugliesi.

Questo è valso un finanziamento di 300mila euro, grazie al quale è stato realizzato un laboratorio per la cyber security denominato “The hackspace”.

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