Detenuti al lavoro nel Tribunale di Taranto per un percorso di rieducazione

TARANTO – E’ già attiva da una settimana la convenzione per un percorso rieducativo dei detenuti che consiste nello svolgimento di un’attività di utilità sociale.

Per questo progetto, sono state scelte delle strutture che per il detenuto hanno rappresentato a livello emotivo, qualcosa di traumatico e difficile da dimenticare. Per l’occasione, luogo ideale è il Tribunale di Taranto, visto dal detenuto con una certa diffidenza, perché gli ricorda momenti particolarmente tristi.

Con questo percorso, un luogo a cui associare tristi ricordi, si trasforma e diventa un posto dove riscattarsi, con un lavoro dignitoso che permetta al detenuto di ritrovare un nuovo equilibrio, facendolo sentire di nuovo parte della società.

Con questa iniziativa sociale, si vuole essere in linea con la recente riforma dell’ordinamento penitenziario, in materia di lavori di pubblica utilità.

Di conseguenza, Casa circondariale, Tribunale e Procura hanno dato vita a percorsi lavorativi dei detenuti, per ridurre il rischio di recidive e consentire al detenuto un recupero sociale.

Per raggiungere questo obiettivo, vi è stata una collaborazione tra magistratura ed enti territoriali, che hanno permesso di promuovere attività lavorative di pubblica utilità.

Per questo percorso, sono stati scelti gli uffici del Tribunale di via Marche.

In questi giorni è stato siglato un altro protocollo che riguarda i minori che dovranno seguire un percorso di mediazione e riparazione.

La convenzione è stata siglata al Tribunale di Taranto dal Presidente Anna De Simone, dal procuratore della Repubblica Carlo Maria Capistro e dalla direttrice della casa Circondariale “Magli” di Taranto Stefania Baldassari sulla rieducazione della pena attraverso il lavoro in carcere.

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