Lascito librario Santoro: a Massafra Gaia Silvestri risponde all’appello

MASSAFRA – La lettera aperta dell’avvocato Marcello Barletta in merito al futuro del lascito librario del professor Orazio Santoro ha destato interesse a Massafra.

La prima risposta all’appello rivolto ai candidati a sindaco è giunta da Gaia Silvestri, la portacolori dei penta stellati che scrive: «Siamo concordi nel mostrare preoccupazione e interesse per la sorte di patrimoni librari vasti e importantissimi quale è quello del compianto professor Orazio Santoro, e di conseguenza per la cura delle biblioteche, tra le più antiche custodie dei saperi e della conoscenza: non porgere la dovuta attenzione e le necessarie energie sulla valorizzazione di questi beni e di questi luoghi equivale ad aggiungere un masso legato ai propri piedi durante il cammino.

La politica culturale deve passare necessariamente dalle biblioteche, le quali devono essere un transito – non un inizio o una fine – di un percorso individuale e/o collettivo. Occorre riappropriarci dei tempi per leggere, come riflessione, studio ed approfondimento. Pratica che ha un senso e diventa progettuale.

Il “luogo” biblioteca va reinventato perché ospiterà un fruitore nuovo che deve essere stimolato ad approfondire e proporre. Quindi non un luogo qualunque per catalogare tomi, ma uno spazio articolato dove si possono assorbire cognizioni non solo da libri ma da personale professionista (tutor, esperti, formatori).

La tutela del patrimonio librario del professor Santoro è un fatto doveroso e ne dobbiamo fare una occasione di crescita per la Comunità. Questo come gli altri lasciti pronti per essere acquisiti e fruiti dalla collettività: e questo perché la cultura non è istruzione ma è un fattore esistenziale che deve essere trasversale e accessibile a tutti. Questo in noi è così immanente tanto da fare parte integrante della politica programmatica territoriale che ci pregiamo di sostenere in occasione delle elezioni amministrative, ma comunque in prospettiva come cittadini attivi amanti del nostro territorio».

Mariella Eloisia Orlando

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