Massafra: Italia Viva chiede accertamenti sui crolli

MASSAFRA – Il circolo locale di Italia Viva non nasconde la fortissima preoccupazione per quanto concerne il rischio di cedimento presente a carico della chiesa rupestre di Santa Marina oltre che di tutti gli altri complessi sul territorio comunale cittadino. Lo fa attraverso una nota diffusa alla stampa locale.

A Massafra il pericolo per la chiesa

“Il Circolo di Italia Viva Massafra ha chiesto un intervento urgente su un possibile rischio di cedimento della chiesa rupestre di Santa Marina e dei vari complessi rupestri presenti nel cosiddetto villaggio di Santa Marina sullo spalto della gravina di San Marco di Massafra. Abbiamo segnalato le criticità in una nota protocollata ed indirizzata all’Amministrazione Comunale di Massafra, alla Soprintendenza Archeologica e all’ Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale. I lavori, iniziati il 28 marzo 2022 (ma presentati addirittura nel 2019) , sul lungovalle Niccolò Andria di Massafra mettono a rischio le strutture sottostanti, strutture di notevole pregio storico ed artistico risalenti al medioevo.”

Quali sono i rischi

“Il rischio proviene dalle lavorazioni eseguite da due escavatori cingolati, uno con martello e uno con benna rovesciata, che stanno scavando sopra la volta della chiesa rupestre di Santa Marina. Come si vede nelle foto allegate gli scavi sembrano essere tra i 60 cm e i il metro di profondità. La benna infatti affonda interamente nello scavo e nella trincea vengono interrati dei manufatti cubici in cemento di circa un metro di lato.
Essendo la chiesa e le altre cavità rupestre scavata nella calcarenite, l’asportazione di materiale nonché le vibrazioni puntuali possono generare delle fratture sulla roccia oppure ampliare le fessurazioni tipiche della struttura tufacea.
Inoltre, in caso di pioggia, l’assenza di una qualsiasi copertura dell’area di scavo può dare origine ad infiltrazioni. Infiltrazioni che compromettono la calcarenite in quanto la resistenza meccanica di questa roccia cambia con il suo grado di saturazione in acqua.
Non solo, la scorretta gestione dei fenomeni di umidità può direttamente interessare i dipinti murali. La cristallizzazione dei sali sulle murature frantuma lo strato pittorico e opacizza i colori.” Così in una nota Italia Viva.

Il problema del passato

“Non vorremmo che si ripetesse quanto avvenuto nel gennaio 2017 quando è crollata la volta della chiesa rupestre della Buona Nuova nella Gravina della Madonna della Scala, a seguito di uno scavo sul soprassuolo per immettere una soletta in c.a. Chiediamo che si intervenga in tempi brevi a salvaguardare l’intero monumento. Chiediamo pertanto uno studio approfondito sul sistema statico dell’intero insediamento e un’indagine diagnostica con opportuna strumentazione sulla consistenza del materiale e sulla composizione dei paramenti murari. Inoltre, il deflusso delle acque meteoriche esige uno studio di dettaglio in termini di convogliamento e di pendenze, sia della scalinata che delle coperture sovrastanti la chiesa rupestre e il villaggio. Siamo certi che gli enti contattati sapranno cogliere e provvedere nel merito della segnalazione a salvaguardia del patrimonio storico- culturale. Pensiamo che l’amministrazione debba porre maggiore attenzione sull’argomento e accelerare nell’individuazione delle soluzioni. Su questi temi, come Italia Viva di Massafra, siamo disponibili ad un ampio confronto e collaborazione.” Così termina il comunicato stampa diffuso da parte del circolo Italia Viva di Massafra.

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