A Massafra la prima manifestazione bersagliesca

MASSAFRA – Domenica 13 ottobre a Massafra si è scritta una nuova pagina della storia cittadina. Protagonista indiscussa la sezione massafrese dell’Associazione Nazionale Bersaglieri.

Alle 9 nello spazio antistante lo stadio “Italia” c’è stato il raduno. Poco dopo al via il corteo dei cappelli piumati che si è snodato per corso Roma, piazza Vittorio Emanuele, corso Italia, piazza Garibaldi, largo Capreoli, via Calvi. Proprio in via Calvi dove ha già sede l’Associazione Combattenti e Reduci è stata inaugurata la sede della sezione massafrese dell’ANB guidata dal presidente Michele Valente.

Prima dell’inaugurazione sono stati benedetti il labaro della sezione massafrese e dello striscione sezionale ANB.

La manifestazione bersaglieresca è proseguita con un nuovo corteo per tornare in piazza Vittorio Emanuele dove i fanti piumati hanno reso gli onori ai caduti. Subito dopo c’è stata la benedizione e la consegna dello striscione e delle drappelle alla fanfara di sezione che è stata così ufficializzata.

Sentito il saluto del primo cittadino in una gremita piazza Vittorio Emanuele baciata dal sole.

«sin dalle gesta di Porta Pia, – Ha ricordato Quarto – i fanti piumati, oltre a rappresentare un fulgido esempio di professionalità all’interno delle Forze Armate, hanno sempre dimostrato grande spirito di servizio, sino al più estremo. Il loro petto – ha continuato il primo cittadino – trasuda onore di Patria, orgoglio di servizio, attaccamento alla bandiera. Ringrazio, per questo nuovo tassello di storia locale, tutti i bersaglieri massafresi di ogni età, così come sono grato ai loro colleghi venuti da altri comuni per aver dato lustro alla cerimonia.»

Nell’intervento del sindaco non è mancato il ricordo dei caduti per la libertà e l’indipendenza, all’interno e all’esterno dei confini di Italia, sia in tempo di conflitti, sia di pace. Impossibile non soffermarsi su quanto raccontato dalla cronaca e dunque ricordare anche gli agenti della Polizia di Stato barbaramente uccisi pochi giorni fa a Trieste mentre svolgevano la loro attività di servitori dello Stato. «Loro – ha affermato Quarto – come i tanti colleghi delle Forze Armate e dell’Ordine, hanno sempre saputo che lo Stato va servito, non è qualcosa di cui servirsi.»

Citando la frase di Giuseppe Mazzini che recita “la Vita è Missione e quindi il Dovere è la sua legge suprema“, Quarto ha augurato una buona “Missione” e un buon cammino, anzi, una “buona corsa”, sulla strada di una Italia sempre Unita, Unica e Indivisibile.

A concludere la cerimonia un momento musicale, il concerto della fanfara.

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