Nuovo piano per ArcelorMittal: 2900 esuberi nel 2020 e 1800 nel 2023

TARANTO – L’incontro al Mise dei giorni scorsi si è rivelato una mannaia nei confronti dei lavoratori. Infatti, il piano industriale di Arcelor Mittal prevede un totale di 4700 esuberi, con un tagli di 2900 lavoratori durante il 2020, e i restanti 1800 sino al 2023. In poche parole si passerebbe da una forza lavoro attualmente impiegata pari a 10.798 unità, alle 6098 unità del 2023. 

La multinazionale inoltre, dà per scontato che non avvenga il riassorbimento di tutti coloro che si trovano anche in cassa integrazione straordinaria, ossia altre 1600 unità. Secondo quanto riguarda invece la tipologia di produzione, c’è l’idea di produrre dal 2023 con due altoforni classici e con la sostituzione dell’alto forno 2 con un forno elettrico, Eaf con un sistema ibrido a caricamento di ghisa liquida e rottame. Dal 2023 dunque la produzione sarebbe pari a 6 milioni di tonnellate, con 1,2 milioni di tonnellate che proverrebbero dal forno green.

Questo piano ha lasciato stordito i sindacati, le organizzazioni sociali hanno organizzato già delle mobilitazioni sociali e degli scioperi, mentre il governo proporrà una nuova proposta al fine di trovare un compromesso. Patuanelli si dice deluso, secondo il ministro ArcelorMittal è cocciuto e ha fatto un passo indietro anziché avanti.

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