Operaio ex Ilva: una paternità tra pandemia e cassa integrazione

TARANTO -Tempi duri quelli del coronavirus, soprattutto per alcuni, come Sebi. Sebi è un cittadino di Taranto, neo-papà e operaio dell’ex Ilva. Sebi sostiene che il parto di sua moglie è stato un evento da un lato estremamente gioioso, ma dall’altro è stato molto triste. Sebi non ha potuto assistere al parto e, una volta tornati a casa, non hanno potuto godere del sostegno psicologico e materiale dei nonni. Tutti confinati per il coronavirus.

Inoltre Sebi, come tanti altri colleghi, è stato messo in cassa integrazione. Sebi è uno degli operai dell’impianto siderurgico Arcelor Mittal. Infatti tutti gli ottomila operai dell’impianto sono in cassa integrazione a rotazione per causa coronavirus. Lo stipendio degli operai è decurtato al 40%. Spesso queste famiglie sono monoreddito.

Sebi, però, non perde la speranza e guarda il lato positivo: ora ha più tempo di stare con sua moglie e suo figlio sognando un futuro migliore.

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