Pesce d’aprile: i 10 scherzi più famosi della Storia

Pesce d’aprile: giovedì 1 aprile 2021 è il giorno degli scherzi più famoso del mondo. Boutade che si rincorrono nei media, con tanto di smascheratori di fake news pronti a sbugiardarli. Va però precisato che le fake news non vanno confuse con i pesci d’aprile, in quanto i secondi sono quantomeno pericolosi delle prime. A dire il vero questo non accade proprio sempre, visto che molti scherzi fatti durante questo giorno hanno letteralmente scatenato il panico tra le persone. Quali sono? Per soddisfare questa curiosità andiamo a scoprire quali sono i 10 tra i più famosi pesci di aprile fatti nel mondo. Prima, però, un po’ di Storia.

Perché pesce d’aprile: dove e come nasce

Sono diverse le storie alla base della tradizione del pesce d’aprile, e forse sono anch’esse degli scherzi. A ogni modo c’è chi afferma che questa pratica di fare scherzi in questo giorno dell’anno sia nata a Firenze, dove in una piazza venivano inviati i fiorentini a comprare dei fantomatici pesci, che però non esistevano se non sotto forma di effigie.

C’è invece chi sposta la tradizione molto indietro, addirittura nell’antico Egitto, ai tempi di Marco Antonio e Cleopatra. Tutto avrebbe avuto origine da una gara di pesca, che Marco Antonio avrebbe voluto vincere facendosi attaccare subito all’amo un grande pesce e che Cleopatra, per scherzo e per non farlo vincere “barando”, sostituì con uno piccolo.

I dieci scherzi del 1° aprile più famosi della storia

Ecco 10 pesci d’aprile che forse già conoscete, ma se già non vi sono familiari, allora dovete assolutamente scoprirli.

Gli spaghetti nascono dagli alberi

Era il 1° aprile 1957 quando alla BBC, la fortunata trasmissione Panorama annunciò che grazie a una particolare condizione climatica e al debellamento del cosiddetto punteruolo degli spaghetti (un insetto molto pericoloso per le coltivazioni) in Svizzera era stato raggiunto un raccolto di spaghetti. Lo scherzo riuscì in Gran Bretagna, dove gli spaghetti non era ancora così famosi come lo sono oggi.

L’allineamento dei pianeti e la forza di gravità

Il 1° aprile del 1972, l’astronomo Patrick Moore diede prova di quanto possa essere manipolabile l’opinione pubblica. In onda su BBC Radio avvertì che quel giorno, alle ore 9.47, l’allineamento tra Giove e Plutone avrebbe avuto conseguenze senza precedenti, perfino sulla forza di gravità, tant’è che saltando proprio a quell’ora, si avrebbe percepito una forte sensazione di leggerezza. Ovviamente non c’era nulla di vero, ma alla BBC chiamarono in tanti confermando di aver provato quella sensazione che Moore aveva detto.

Il mostro di Loch Ness è morto, viva il mostro di Loch Ness

Il mostro di Loch Ness esiste? A parte il fatto che non dovrebbero esserci più dubbi su questa storia, nel 1972 (anno pieno di burle famose a quanto pare) fu rivelato sui giornali che una squadra di zoologi aveva scoperto il famoso mostro galleggiare sull’acqua privo di vita. A corredo della storia ci fu anche una foto, ma nessuno si accorse che invece del mostro c’era un elefante marino. La carcassa fu perfino esposta in uno zoo, finché l’autore dello scherzo, un ranger del parco che voleva fare uno scherzo ai suoi colleghi, confessò il tutto.

Pinguini volanti

L’evoluzione fa strani scherzi, soprattutto li fa da un momento all’altro. Ed è così che nel 2008 la BBC, all’interno del documentario Miracoli dell’Evoluzione, inserisce un contenuto che ha dell’incredibile: i pinguini volano e una spedizione è stata così fortunata da riuscire a immortalare il grandioso momento. Ci fu anche un video a corredo che divenne piuttosto virale su YouTube. Autore dello scherzo fu Terry Jones, che i cinefili conoscono come una delle menti e dei volti dei Monty Python.

Il pesce d’aprile più famoso è quello di Orson Welles (ma non avvenne il 1° aprile)

Il pesce d’aprile più famoso, probabilmente, è quello architettato da Orson Welles nel lontano 1938. Purtroppo, però, non fu fatto il 1° aprile, perché insorsero problemi tecnici. La volontà, però, era quella di farla proprio durante questa giornata. Lo scherzo andò in onda il successivo 30 ottobre: la radiocronaca dello sbarco alieno sulla Terra. In molti credettero a quella storia e le strade si riempirono presto di persone prese dal panico.

Il nuovo album di Lucio Battisti

Tornando in terra nostra, è del 1998 lo scherzo ideato da Franco Zanetti su Rockol, con l’annuncio dell’uscita del nuovo album di Lucio Battisti, L’Asola. Basta ripetere un po’ di volte questo nome per capire l’assonanza con La sòla. Fu uno scherzo che molte testate rilanciarono prendendolo per vero. Altro indizio che si trattava di uno scherzo riguardava anche il titolo di una delle canzoni: “Amo o non amo?”, riferito all’amo da pesca, ovviamente, e non al verbo amare.

Internet Cleaning Day: un pesce d’aprile di ritorno

Se anche quest’anno qualcuno vi dice che il 2 aprile è l’Internet Cleaning Day, non ci credete. Lo scherzo risale al lontano 1996, quando internet non era certamente quello che conosciamo oggi. Quel giorno si disse che il 2 aprile si sarebbe fatto pulizia di tutto quello che c’era su internet. Ma è anche vero che nel 1996 solo 10 milioni di computer erano connessi alla rete. Oggi uno scherzo del genere avrebbe mandato nel panico molte più persone.

I cavalli con la targa

Nel 1961 il quotidiano La Notte annunciò che a Milano stava per essere approvata una legge che obbligava tutti i possessori di cavalli a equipaggiare una targa da apporre all’animale, in modo da renderli più riconoscibili e identificarli durante la circolazione per strada.

Il parcheggiatore fantasma: quando un pesce d’aprile diventa leggenda

Questa è la storia di un pesce d’aprile che divenne ben presto una leggenda metropolitana: nel 2007 l’Evening Post raccontò la storia di un uomo che per ben 25 anni aveva ricoperto il ruolo di parcheggiatore all’ingresso dello zoo di Bristol. Dopo quei 25 anni l’uomo sparì nel nulla. In tutto quel lasso di tempo, ovviamente, avrebbe incassato tutti i soldi del biglietto di accesso al parcheggio. In molti si fiondarono sulla notizia nel tentativo di ricostruire l’identikit di questo misterioso personaggio, ma si trattava solo di uno scherzo, diventato leggenda metropolitana (alla pari degli alligatori nelle fogne di New York e dell’autostoppista fantasma, insomma).

Il pesce d’aprile dell’arcipelago di San Serriffe

Esiste un arcipelago denominato di San Serriffe? Ne parla il Guardian nel 1977, dedicandovi un inserto corpulento (addirittura 7 pagine), corredato da immagini e perfino un’analisi geopolitica. L’arcipelago si componeva di due isole a forma di punta e virgola. In realtà il nome era un “omaggio” al Sans Serif, il carattere tipografico “senza grazie”. L’arcipelago di San Serriffe, per la delusione degli amanti delle terre inesplorate, non esiste.

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