Riti della Settimana Santa: lo stop risale al 1944

TARANTO – I Riti della Settimana Santa sono uno dei momenti più sentiti dalla popolazione tarantina, ma quest’anno, a causa del Coronavirus, potrebbero non svolgersi.

Infatti, la Congregazione per il culto Divino e la disciplina dei sacramenti ha emanato un decreto alle diocesi. Secondo l’organo Vatino, quindi, i Riti della Settimana Santa si dovrebbero spostare in giorni diversi rispetto al solito, per esempio a settembre.

Per il momento, però, non c’è niente di definitivo, perché Monsignor Filippo Santoro deve aspettare la valutazione della Cei.

L’unica certezza in questo momento sembra che tra il 10 e il 11 aprile non usciranno i confratelli dalla Chiesa del Carmine e da quella di San Domenico. L’ultima volta che era successa una cosa del genere nel territorio jonico è stata nel 1944, nel pieno della Seconda Guerra Mondiale.

Infatti, per quattro anni, dal 1941 al 1944, a causa della guerra, non si poterono celebrare i Riti della Settimana Santa. In più, c’era stato un altro precedente risalente alla Prima Guerra Mondiale, quando i Riti furono vietati tra il 1916 e il 1918.

In questi anni, quindi, durante la giornata dei Sepolcri (ovvero Giovedì Santo) le statue furono esposte a disposizione dei fedeli nelle chiese dove erano custodite, mentre il giorno dopo c’era l’esposizione pubblica per la devozione di 3 delle 8 statue dei Misteri. Ora che i Riti della Settimana Santa sono a rischio, si attende come si procederà per il 2020 dopo la valutazione della Cei.

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