Scarpette rosse a Laterza contro la violenza sulle donne

LATERZA – Da un’idea lanciata lo scorso anno dalla città di Oristano, ogni città della ceramica d’Italia aderisce a questa importante iniziativa che scuote gli animi e vuole dire basta a ogni forma di violenza, in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne.

Il progetto Scarpette rosse in ceramica

parte da Oristano, città in cui visse Eleonora D’Arborea, prima legislatrice che si impose come donna, promulgando leggi innovative per quel tempo a favore del sesso femminile che non era considerato al pari di quello maschile ai fini della discendenza.

In tutta Italia i ceramisti realizzano scarpette rosse in ceramiche e le espongono in aree pubbliche per coinvolgere le giovani generazioni.

Anche la città di Laterza aderisce e realizza le scarpette in ceramica.

Questo è il secondo anno in cui le città italiane aderiscono a questa interessante iniziativa. Come lo scorso anno, Oristano lancia il progetto e le città della ceramica rispondono con gioia, organizzando varie mostre, spettacoli con artigiani e piccoli artisti al lavoro e coinvolgendo anche gli studenti delle scuole.

In tutta Italia si svolgeranno flash mob, esibizioni di danza, momenti di teatro e recitazione di poesie.

Il colore rosso non è scelto a caso; rappresenta il primo colore dell’arcobaleno che è simbolo di libertà, ma anche il colore del sangue che vuole essere un messaggio contro ogni violenza di genere.

A Laterza, sabato 24 novembre si terrà un convegno presso la Sala La Cavallerizza a cui aderiranno i personaggi più autorevoli come la dottoressa Vitalba Bruno, psicologa e psicoterapeuta.

Interverrà l’attrice Anna Carbotti che intratterrà gli ospiti con la lettura di “Io credo nell’amore”.

Per l’occasione, il Comune di Laterza ha aderito con l’associazione italiana “Città della Ceramica”, realizzando delle scarpette rosse in ceramica che saranno consegnate alle scuole del territorio per una maggiore sensibilizzazione sul problema.

Per stimolare così i dirigenti scolastici a realizzare nuovi progetti e spingere i giovani al rispetto del sesso femminile.

 

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