Cafiero: “turismo e cultura come settori in cui investire”

TARANTO Salvatore Cafiero, presidente della Confcommercio Borgo di Taranto, ha spiegato quali sono le vertenze e i punti di forza dei negozi ionici.

Per il presidente, migliora il rapporto con le istituzioni locali, con cui si può ottenere un dialogo proficuo. In più, le occasioni per far tornare il Borgo all’antico splendore degli anni Ottanta e Novanta potrebbero essere più vicine.

Se da un lato la viabilità e il parcheggio al Borgo, accanto all’uso dei mezzi pubblici, restano dei problemi per il passaggio della potenziale clientela, dall’altro il nuovo piano urbano potrebbe fare la differenza.

In più, servono luoghi anche culturali di aggregazione, come è oggi il Teatro Fusco e le scuole, alcune delle quali hanno cambiato sede negli anni.

I negozi, per Cafiero, non sono in contrapposizione alla Gdo o al commercio online. Infatti offrono un servizio professionale frutto di una tradizione e basato sul rapporto umano. In più, l’aggiornamento attraverso corsi di formazione nel settore vendite fa sì che il Borgo abbia una sua “tipicità” nella propria proposta.

Anche la lotta all’abusivismo è importante per chi opera al Borgo. “(…) il fatto di vedere il poliziotto per strada può funzionare da deterrente nei confronti del malintenzionato ed aumenta la percezione di sicurezza che ha il consumatore” spiega il presidente di Confcommercio Borgo, a domanda sull’abusivismo.

L’ex Ilva, quindi, non è l’unica strada per creare un ritorno economico per la città. “Abbinare cultura e turismo a Taranto, è questa l’alternativa che abbiamo sotto gli occhi. Certo c’è bisogno di progettualità e di un coordinatore che guidi i vari attori chiamati a fare la propria parte in questo ambito” spiega il presidente.

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