Chiesa di San Posidonio a Massafra raccontata in un libro

MASSAFRA – E’ di Roberto Caprara, l’opera postuma che è stata presentata a Palazzo della Cultura, dal titolo “La Chiesa Ipogea di San Posidonio”.

Si tratta di uno degli ultimi scritti dell’autore prima di scomparire, circa un anno fa.

L’opera descrive una delle più affascinanti chiese rupestri del territorio jonico, l’unica ad avere la cupola lignea. Ripercorre la storia della chiesa e del santo dal momento del suo arrivo in Puglia fino alla traslazione delle sue reliquie in Emilia Romagna.

Quando a Massafra avvenne la conquista bizantina, nel 967, si insediarono anche i greci di origine cappadocese. 

Nella chiesa di San Posidonio, sono rimaste delle tracce. All’interno di medaglioni, vi erano infatti affrescate le figure di due santi martini cappadocese, i fratelli Elasippo e Melesippo, marrtirizzati insieme con Speusippo e la loro madre Leonilla. Purtroppo, però, non sono più visibili perché rubati nei primi anni ottanta.

L’iniziativa è stata organizzata dall’Archeogruppo “E. Jacovelli”. Sono intervenuti il sindaco di Massafra, Fabrizio Quarto, Domenico Caragnano che si è soffermato sull’architettura e iconografia della chiesa ipogea e Giulio Mastrangelo che ha commentato l’opera di Roberto Caprara.

Nel corso della serata è stato conferito il premio “Orazio Santoro” a quattro giovani studiosi pugliesi per gli Studi Storici sul Mezzogiorno.

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