500 mila euro agli eredi dell’operaio tarantino morto di mesotelioma

TARANTO – Il Giudice del Lavoro di Taranto ha condannato il Ministero della Difesa a risarcire con una somma pari a 500 mila euro gli eredi dell’elettricista, dipendente civile della la Marina Militare, morto a causa del Mesotelioma generato dal prolungato contatto con componenti in amianto.

Questo è quanto reso noto dall’associazione Contramianto che durante il processo ha assistiti i familiari dell’operaio. Infatti, secondo quanto riportato dall’associazione: sono state le prolungate esposizioni con l’amianto a portare il lavoratore ad ammalarsi e contrarre un mesoteloioma.

Un tumore polmonare che porta alla morte. Contramianto ha evidenziato anche come: la vittima lavorando in qualità di dipendente civile del Ministero della Difesa per circa 30 anni come elettricista nei vari enti della Marina Militare sia stato esposto a tutte quelle polveri d’amianto che sono presenti all’interno delle coibentazioni degli apparecchi elettrici, senza ricevere alcuna informazione sugli effetti nocivi provocati dall’amianto e senza sistemi di protezione dalla sostanza cancerogena. 

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