8 arresti per usura eseguiti dal Commissariato di Grottaglie

GROTTAGLIE –  Per i reati di estorsione, usura e rapina, commessi dal 2015, gli agenti del Commissariato di Grottaglie hanno avviato indagini minuziose dal 2018, in seguito alla denuncia fatta dalla vittima, un imprenditore agricolo di Grottaglie.

In seguito a delle difficoltà economiche, l’uomo aveva ricevuto un prestito di danaro a tassi da usura e quando non era più stato in condizioni di poter pagare, è stato minacciato, rapinato e ridotto su lastrico.

E’ stato il gip del Tribunale di Taranto, Benedetto Ruberto, ad emettere il provvedimento, su richiesta del sostituto procuratore Remo Epifani che ha coordinato il lavoro degli investigatori.

All’operazione denominata “Dirty money”, hanno preso parte, oltre al Commissariato di Grottaglie anche la Questura di Taranto, con 40 agenti di polizia in azione e le unità cinofile della Polizia di Frontiera di Brindisi e del commissariato di Anzio Nettuno di Roma.

Sono finite nel mirino 8 persone, fra cui 5 componenti di una stessa famiglia ( padre e 4 figli), nota per numerosi precedenti penali.

Nel corso delle perquisizioni, sono stati sequestrati 33mila euro in contanti, due rolex, monili in oro, una pianta di marijuana alta due metri, 100 grammi di hashish con il materiale per il confezionamento. Sono stati, inoltre, rinvenuti libretti di assegni e carte di credito.

La vittima dell’usura, aveva chiesto un prestito di 14mila euro e in soli sei mesi ha dovuto restituirne 20mila, poiché era stato applicato un tasso dell’85%.

L’imprenditore, avendo difficoltà nel pagamento delle rate, aveva chiesto una nuova dilazione, alla quale era stato applicato un tasso usuraio del 130%.

Quando poi, trovandosi in grave difficoltà di poter ottemperare al pagamento delle rate, aveva subito delle minacce verbali e fisiche, l’uomo ha deciso di denunciare.

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