Appalti in Arsenale: spunta intercettazione

TARANTO – Per la vicenda degli appalti in Arsenale, spunterebbe una nuova intercettazione. A quanto si apprende, ci sarebbe stata una telefonata tra una persona delle forze armate e un imprenditore.

La persona delle forze armate chiederebbe “un favore” all’imprenditore. Infatti, dopo poco informerebbe l’imprenditore che sarebbe in arrivo la telefonata di un esponente politico chiamato “Caio Giulio Cesare Mussolini”. Il “favore” sarebbe quello di ascoltarlo.

Infatti, secondo chi indaga, questo esponente politico si sarebbe candidato alle elezioni europee 2019 per Fratelli D’Italia. In più, sarebbe un ex militare, poi passato al privato. Ora, si precisa che l’esponente politico non è indagato.

Secondo l’intercettazione, nella telefonata del giorno dopo tra l’esponente politico e l’imprenditore, il primo chiederebbe un contributo economico per la sua candidatura in cambio di appalti in Arsenale e nel sistema Difesa in genere.

Quindi, l’imprenditore direbbe al politico di inviare una mail al presidente del consorzio. A fare l’intercettazione è la Guardia di Finanza, che sta indagando sull’intera vicenda degli appalti in Arsenale. 

Al momento, non si sa se l’accordo sia andato a buon fine, ma si sa che il candidato non abbia poi ottenuto i voti necessari alle europee. Le indagini proseguono per capire il fitto groviglio di relazioni che ha portato poi allo scoppiare della vicenda giudiziaria.

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