Arresti e sequestro di beni a Taranto: nell’ambito del blitz “Dirty Slot”

TARANTO – L’operazione “Dirty Slot” della Guardia di Finanza di Lecce ha permesso di sgominare un sistema mafioso che interessava il mondo del gioco d’azzardo. L’operazione non si è fermata nella provincia di Lecce, ma ha toccato anche: Brindisi, Frosinone, Latina e Taranto

Secondo le indagini a capo dell’intera attività a stampo mafioso c’erano due imprenditori fratelli, che alteravano le schede di gioco e che operavano nella raccolta di scommesse telematiche illegali, attraverso bookmaker stranieri non autorizzati a operare in Italia. Sono stati trovati anche diversi congegni taroccati e sequestrati diversi beni.

Nell’ambito dei controlli sono state numerose le attività commerciali che sarebbero state costrette sotto intimidazione a installare le slot degli imprenditori. L’attività investigativa ha previsto l’uso d’intercettazioni, controlli sui conti bancari, compresi quelli esteri e pedinamenti.

Nella provincia di Taranto sono stati trovati diversi commercianti che presentavano le slot del duo mafioso. Gli indagati una volta arrestati hanno dichiarato di lavorare per la Sacra Corona Unita proprio nel campo del gioco d’azzardo e delle scommesse. 

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