Avetrana: caso Scazzi, la madre di Sara disposta al perdono

AVETRANA  Sara Scazzi oggi avrebbe 25 anni. Era il 26 agosto del 2010 quando Sara Scazzi, allora quindicenne, usciva di casa per andare a casa della zia Cosima. Doveva andare al mare quel giorno Sara, con la cugina Sabrina, di qualche anno più grande. Ma Sara al mare non ci arrivò mai. Sara fu uccisa nella villetta di via Deledda in Avetrana proprio dalla zia e dalla cugina; lo zio Michele Misseri occultò il cadavere. Il movente era nella presunta gelosia di Sabrina nei confronti della cuginetta, con la quale era entrata in competizione per le attenzioni di Ivano, un amico comune.

Oggi Sabrina e Cosima stanno scontando l’ergastolo, mentre Michele Misseri la pena di 8 anni di reclusione.

L’avvocato Nicodemo Gentile e l’avvocato Antonio Cozza, i legali di Concetta, madre di Sara Scazzi, hanno dichiarato che questo è un processo ancora molto seguito dal punto di vista mediatico. Punto primo per l’unicità della situazione e per i futili motivi per i quali è stata uccisa una ragazzina di quindici anni. Inoltre mamma Concetta ha sempre dimostrato una compostezza unica in questi dieci anni. Infatti si è dichiarata anche disponibile a perdonare sua sorella e sua nipote, qualora ammettessero la verità.

Concetta appare forte solo in relazione alla sua incrollabile fede religiosa, che l’ha sempre accompagnata in questi anni.

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