Canapa light. La Procura di Taranto contraria alla diffusione

TARANTO – L’inchiesta “Affari di fumo” si sposta al Tribunale del riesame, dal momento che la canapa light è ritenuta una droga a tutti gli effetti.

La questione non è semplice come appare ed è iniziata una battaglia legale tra commercianti e Tribunale del riesame.

Nel mese di dicembre erano stati posti i sigilli ai distributori e ai manifesti che pubblicizzano questo tipo di stupefacente.

Molti negozi erano stati sottoposti a controlli in tutto il territorio e anche Taranto è stata interessata.
La Guardia di Finanza aveva provveduto a mettere i sigilli ai distributori e ai manifesti che la pubblicizzano, illudendo che non si trattasse di una droga.

Dai controlli delle fiamme gialle, invece, è stato accertato che in questi prodotti messi in vendita, il principio attivo è risultato superiore dell’0,50% di quello previsto dalla legge, e quindi può ritenersi droga a tutti gli effetti.

Dopo la convalida del Gup, Vilma Gilli al maxi sequestro ai 50 negozi di Taranto, i 51 commercianti accusati di spaccio, hanno chiesto il dissequestro al Tribunale del riesame.

Il ricorso è stato avviato e la legittima commercializzazione della “Cannabis Sativa” è al vaglio della Corte di Cassazione, ma si registrano orientamenti opposti.

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