Cane amico dell’uomo a protezione delle greggi a Martina Franca. Occorre una legge

MARTINA FRANCA – Dopo i numerosi episodi di aggressione da parte dei lupi nei confronti di greggi di pecore, di qualche giorno fa, ma anche di asini e di altri animali, Luca Pastore, dirigente dell’associazione nazionale allevatori del cavallo delle Murge e dell’asino di Martina Franca, interviene per trovare una soluzione efficace.

il Corsomastino Napolitano a difesa delle greggi.

Si è pensato di mettere il cane da guardia dei recinti e proprio per questo fine, in alcune masserie dell’agro martinese, si sta portando avanti un meticciamento tra la razza del cane Corso e quello del Mastino Abruzzese.

C’è già chi ha provato ad applicare questa soluzione a difesa degli allevamenti e i risultati sono stati efficaci.

Il presidente dll’Anamf, Leonado Fusillo, nella sua masseria Croce Grande, ha già provato a mettere questo cane a difesa dei propri animali e si è dichiarato soddisfatto. Sostiene che il Corsomastino Napolitano è un grande lavoratore e collabora con l’uomo.

Anche alte masserie hanno adottato il cane nato dall’incrocio. Sono le aziende zootecniche Chiancone, Le Menzanee, Monti di Peppino Simeone.

Dopo l’ultimo grave episodio di attacco dei lupi al gregge della Masseria Varrone, in contrada Trazzonara, è nata la necessità attuare una legge in grado di salvaguardare la biodiversità della fauna e gli allevatori.

Fra qualche giorno a Palazzo Ducale sarà formalizzato un incontro con le associazioni di categoria per avviare la proposta di legge.

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