Cassa Integrazione: ok per 5 mila a Taranto

TARANTO – La direzione di Arcelor Mittal ha fatto sapere che arriverà la cassa integrazione per  circa 5 mila persone. Dopo l’accordo con le segreterie provinciali di Fim, Fiom, Usb, Ugl e Uil, a Taranto si è deciso di mettere in campo delle misure anti Coronavirus nello stabilimento cittadino. In quella struttura sono presenti circa 3800 lavoratori che si distribuiscono in tre turni, quindi è stato deciso di prevedere delle fermate a turno per evitare il contagio.

I dispositivi di sicurezza e la cassa integrazione

La società ha deciso per la cassa integrazione ma ha continuato a far “girare” i lavoratori presenti nello stabilimento. Infatti, sono in arrivo le maschere ABEKP3 che sono in grado di salvaguardare la salute. Inoltre, mentre si organizza la cassa integrazione, si è deciso anche di coordinare bene tutte le azioni affinché la società abbia meno risvolti possibili da questa situazione. In questo momento difficile, è possibile attivare la cig  grazie alle disposizioni governative previste nell’ambito del decreto Cura Italia.

L’annuncio per i dipendenti

In merito alla cassa integrazione in una nota stampa Francesco Brigati e Giuseppe Romano della Fiom Cgil hanno evidenziato una criticità sulla pulizia di spogliatoi e tutta un’altra serie di problematiche da risolvere immediatamente. Inoltre, si é parlato anche della rilevazione della temperatura corporea e l’azienda ha comunicato che per fortuna non ci sono dipendenti che hanno la febbre più alta di 37 e mezzo. Inoltre, la situazione resta sotto controllo ma dalla società, adesso c’è l’ok a mettere in cassa integrazione 5 mila persone. Il provvedimento partirà probabilmente dal primo Aprile. Una copertura integrale con tutti gli ammortizzatori sociali per fare in modo che non ci siano troppe persone in azienda in questo momento particolarmente difficile.

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