Cittadino protesta nei pressi di Palazzo di Città a Taranto. Sfrattato si incatena a un palo

TARANTO – Il 29 luglio un tarantino dovrà lasciare la casa dove abita assieme alla sua famiglia. L’uomo è stato sfrattato e così nei pressi di Piazza Castello, a pochi metri da Palazzo di Città, si è incatenato a un palo per protestare.

Si chiama Michele, è un disoccupato e con un’invalidità, non trova una soluzione e quindi ha adottato questa forma di protesta sperando in un aiuto concreto.

in questi anni, ha ricevuto diversi contributi sia da questa amministrazione che da quella che lui stesso afferma, averlo aiutato molto, l’amministrazione di Ippazio Stefàno.

Accusa l’attuale amministrazione per essere stato sfrattato dall’appartamento di via Lama, dove abita con la sua famiglia, essendo un’abitazione confiscata alla criminalità organizzata e assegnata al comune di Taranto.

Michele specifica che si tratta di un’abitazione vuota che per lui, essendo anche invalido e senza un lavoro, rappresenterebbe una soluzione anche provvisoria per dare un tetto alla propria famiglia.

Sostiene che da qualche mese percepisce il reddito di cittadinanza, ma non per questo dovrebbe lasciare la casa. E’ stato accusato di aver danneggiato le strutture murarie del condominio, ma lui sostiene il contrario.

Entro la fine del mese di luglio è previsto lo sgombero dell’appartamento. L’assessore ai Servizi Sociali, Gabriella Ficocelli sottolinea il fatto che l’ordinanza di sgombero risale al 2017 e che perciò il signor Michele avrebbe avuto tutto il tempo di provvedere a trovare una nuova sistemazione.

L’assessore, si è premurato di inviare degli assistenti sociali per convincere l’uomo a mettere fine alla sua protesta, ma lui non ha cambiato idea.

Ha poi ribadito che i servizi sociali hanno aiutato la famiglia in diverse occasioni, ma adesso, dal momento che sta già percependo il reddito di cittadinanza che ammonta a 700,00 euro, non è più possibile offrigli altre soluzioni.

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