TARANTO – Nelle campagne di Taranto si rischia la piena emergenza idrica. Infatti, nella zona occidentale del Tarantino il Consorzio di bonifica e Arif stanno bloccando i dipendenti perché c’è questa emergenza e chiaramente la situazione è sul piede di guerra contro il direttore provinciale di CIA Due Mari Taranto – Brindisi, Vito Rubino ha fatto sapere che la situazione è davvero drammatica. Dalla diga di San Giuliano che si trova in Basilicata. Infatti si sta approfittando di alcune irrigazioni di soccorso, ma la situazione chiaramente potrebbe essere drammatica nei prossimi due mesi.
Emergenza idrica, l’appello di Rubino
La situazione più critica riguarda la diga di San Giuliano, ma soprattutto quella del Sinni. Infatti, questa villa eroga il fabbisogno potabile che per l’area agricola e l’emergenza idrica sta mettendo in ginocchio l’intera situazione . Il livello è sceso molto e non ci sono più risorse sufficienti per le irrigazioni di soccorso. Il presidente Provinciale CIA Due Mari. Infatti, Pietro De Padova anche lui insieme al Rubino hanno dichiarato che andando avanti di questo passo gli agricoltori non avranno a disposizione abbastanza acqua per irrigare. Stesso discorso anche per le aziende agricole che resteranno a secco con dei danni per le colture davvero incalcolabili. Del resto in questo momento c’è bisogno di una mano seria.
Come evitare lo stop all’irrigazione
Solo cercando di rifinanziare il Consorzio e Arif secondo CIA Agricoltori della Puglia si potrebbe cercare di sollevare la situazione. Infatti, quello che è a rischio in corso di questa emergenza idrica sono tutte le province pugliesi nel settore zootecnico, florovivaistico, nella filiera ortofrutticola e delle primizie ma anche il settore vitivinicolo, quello dell’agricoltura agrumicola. Insomma, bisogna cercare di risolvere la situazione delle risorse idriche, altrimenti si corre il rischio di veder scomparire all’intero settore economico-finanziario che è il perno dell’economia della Puglia.