Ex Ilva Taranto: incendio, Usb “Struttura fatiscente”

TARANTO – Incendio all’ex Ilva di Taranto come segnala Usb in un comunicato “L’incidente, che fortunatamente non ha causato feriti, è accaduto presumibilmente perché ci sono alcuni rulli bloccati e l’intera struttura è fatiscente. Di recente, abbiamo richiamato l’attenzione su cambiamenti delle figure alle quali viene affidata la gestione del reparto, immaginando che si sarebbero verificati episodi di questo tipo”. Queste le parole del sindacato alle quali fanno eco anche quelle di Perrini.

Ex Ilva Taranto, le parole di Usb

In questo modo l’Unione sindacale di base (Usb) di Taranto commenta l’incendio scoppiato all’interno dello stabilimento. “Questa – sottolinea l’Usb – è la chiara conseguenza di una gestione al ribasso: in particolare, nel Parco Calcare, è stata disposta la cassa integrazione per molti lavoratori, tra cui l’unico capo reparto di manutenzione (viene sfornita così l’area di questa professionalità), due su sei tecnici di manutenzione, minando ancora una volta la sicurezza. In cassa anche gli addetti al pronto intervento meccanico nei turni di notte (non viene in questo modo rispettato quanto previsto e soprattutto i piani di emergenza)”. “Dimezzato – affrema il sindacato – il numero dei capi turno che dovrebbero sorvegliare l’area: a tal proposito, solo per alcuni minuti non si è rischiato un incendio più esteso con conseguenze ben più gravi.
Questo perché il capoturno, sul finire del proprio orario lavorativo, si è accorto del principio di incendio e ha potuto dare l’allarme”. Se fosse “accaduto pochi minuti dopo – conclude l’Usb -probabilmente avremmo parlato di ben altre conseguenze”

Renato Perrini parla di Ilva

Sempre per quanto riguarda lo stabilimento, Renato Perrini ha rilasciato una nota sulla questione delle risorse ““Sullo spostamento dei circa 600mln di euro dalle bonifiche dell’ex Ilva alla produzione di Acciaierie per l’Italia, oggi il Pd e il M5S a Taranto hanno dato prova di quanto i loro vertici di governo siano in grado di prendere in giro i territori e di come debba essere, poi, proprio il territorio a dover intervenire per correggere il tiro. Mi chiedo ancora una volta: perché i parlamentari del territorio non hanno battuto i pugni a tempo debito? Davvero pensano di poter fare governo a Roma e lotta a Taranto?”. Così conclude il consigliere regionale.

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