Gestori di masserie a Martina Franca denunciati per sfruttamento di manodopera

MARTINA FRANCA – Sono state elevate sanzioni e denunciati un gestore e un titolare di due masserie, dall’Ispettorato del Lavoro di Taranto.

Continua l’azione da parte della Questura di Taranto, al fine di contrastare il fenomeno del Caporalato.

Si vuole accertare l’esistenza di manodopera in nero da parte delle aziende agricole e combattere contro l’illegalità  e lo sfruttamento dei lavoratori.

In collaborazione con il Commissariato di Martina Franca e la collaborazione dell’ispettorato Territoriale del Lavoro di Taranto, sono state controllate alcune aziende del territorio di Martina Franca.

Una di queste, di proprietà demaniale, ma data in gestione ad un martinese, era costituita da alcuni trulli adibiti come abitazione del gestore, da una stalla utilizzata per la mungitura e altri depositi e ricoveri destinati agli animali.

Nel corso del controllo, oltre alla famiglia del gestore, si trovava nella stalla un cittadino macedone. Interrogato, ha dichiarato di lavorare per 13 ore continuative al giorno, senza alcun contratto di lavoro. IL suo alloggio era attiguo alla stalla e privo di servizi igienici.

Gli Ispettori del Lavoro hanno elevato una sanzione al gestore, per aver violato le norme in materia di lavoro, salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. Inoltre, è scattata la denuncia anche per sfruttamento del lavoro.

In un’altra azienda agricola, sono stati trovati 5 braccianti nelle stesse condizioni, in assenza di regolare contratto di lavoro. I lavoratori hanno dichiarato di alloggiare all’interno di un container dove si trovavano infatti cinque letti, un angolo cottura con tanto di bombola del gas e un bagno privo di norme igieniche. E’ stata disposta la chiusura della masseria.

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