Indagate 9 persone per disastro ambientale doloso a danno della Gravina di Statte

STATTE – Le indagini avviate dalle Fiamme Gialle hanno permesso l’individuazione di alcune aree utilizzate come discarica di circa 5 milioni di tonnellate di rifiuti.

E’ stato verificato che l’altezza, di questi rifiuti pericolosi e non pericolosi di origine industriale, formava dei cumuli di oltre 30 metri sopra il piano campagna.

I militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Taranto hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo – ex art. 321 C.P.P, emesso dal G.I.P. del Tribunale di Taranto Dr.ssa Vima Gilli.

I siti interessati a questo sequestro, si trovano ubicati a Taranto, nelle adiacenze della cava Mater Gratiae, e di Statte nella Gravina Leucaspide.

Tutta l’area sequestrata occupa una superficie di ben 530.000 mq.

Sono coinvolti nel procedimento penale, i responsabili amministrativi e tecnici pro-tempore dell’ILVA SPA dal 1995 fino al 2012, a vario titolo.

E’ stato appurato che gli indagati avrebbero gestito l’area oggetto del sequestro, senza alcuna cura di metterla in sicurezza; inoltre, non hanno provveduto alla sua bonifica, per evitare di sostene dei costi, e con lo scopo preciso di trarne solo dei guadagni economici.

In tutto risultano indagate 9 persone per gravi reati:

  • Disastro ambientale doloso;
  • Distruzione e deturpamento di risorse naturali;
  • Danneggiamento;
  • Getto pericoloso di cose;
  • Mancata bonifica dei siti inquinanti.
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