La strada a “orologeria” falcia un altro giovane palagianese, il 40enne Donato Milano

PALAGIANO – Nel primo pomeriggio di ieri (25/10/2019) un altro giovane palagianese, Donato Milano, di appena 40 anni, ha perso la vita nel corso di un tragico incidente ad un incrocio stradale, pochi chilometri distante da Palagiano.

Il Fatto: Erano da poco passate le 13,30 quando il nostro giovane concittadino, dopo aver salutato moglie e figli, è salito a bordo della sua auto, una Toyota Yaris Blu, per recarsi al lavoro a Taranto, all’ex Italsider, ex Ilva ora AcelorMittal o come diavolo si chiama. Mentre percorreva la strada provinciale, che tante vittime ha stroncato a causa dei tanti incroci a raso, disseminati lungo il percorso, un auto, marca Mazda, proveniente da Massafra, sembra a causa di un mancato rispetto del diritto di precedenza, si è scontrata con la Toyota Yaris. Nel fatale impatto perde la vita il 40enne palagianese, Donato Milano e una donna di 78 anni residente a Castellamare di Stabia, nativa di Bardonecchia (TO). Altre 4 persone ferite, occupanti la Mazda, sono stati trasportati in codice rosso all’ospedale di Castellaneta e Taranto. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco, i Carabinieri di Massafra uomini e mezzi del 118 per i soccorsi sanitari. Donato lascia la moglie, Anna Maria Liturri e un bimbo, Mirko, in tenera età.

La pericolosità di questa importante via interna di comunicazione, cosiddetta strada a “orologeria“, nel corso degli anni ha falciato la vita a tanti giovani e meno giovani, non solo di Palagiano. Ciò nonostante la situazione era e resta sempre la stessa, non si riesce a dare una soluzione nel prendere uno straccio di provvedimento risolutivo, al fine di mettere in sicurezza questa importante via di comunicazione. A questo punto visto che i decessi per incidenti stradali su questa via aumentano sempre più e considerata l’incapacità o la mancanza di volontà, nel mettere la parola fine a questo stillicidio di vite umane, non sarebbe meglio chiuderla questa strada? Ci sarebbe, volendo, confluire sulla ss.100 (Bari-Taranto), non solo, da quando è stata realizzata la SS106 ionica l’alternativa per raggiungere il capoluogo c’è ed è anche ottima in termini di percorribilità e sicurezza. Insomma bisogna fare qualcosa per non dover più piangere i nostri figli, girarsi dall’altra parte vuol dire solo attendere il turno per piangere la prossima tragedia.

Antonio Notarnicola

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