Lo Scandalo di Bibbiano: il silenzio di Media e testate nazionali

A Bibbiano è successo un evento che dovrebbe scandalizzare tutti, bambini innocenti sono stati letteralmente strappati alle loro famiglie con accuse inesistenti per essere poi adottati da altre coppie o affidati a case famiglie, in alcune delle quali sono stati maltrattati o peggio sottoposti a violenza sessuale.

Questa vicenda è orribile oltre che incredibile, eppure sono pochi coloro che ne parlano, e a parte i social, molte testate giornalistiche e media sembrano aver già dimenticato l’accaduto.

Fortunatamente però non si ferma l’inchiesta che sino ad oggi ha visto l’arresto di ben 18 medici, liberi professionisti, assistenti sociali, psicologi e anche psicoterapeuti che appartengono alla Onlus Hansel e Gretel, indagato anche il sindaco di Bibbiano che è stato causato di abuso d’ufficio e falso in atto pubblico, che avrebbe favorito questo sistema per ottenere la copertura per il suo incarico politico.

Pochi mesi prima infatti, si era tenuto anche un convegno per rendere “gloria” ai servizi sociali che operavano nella provincia. Ma dal 27 giugno, da quando è uscita la notizia, è iniziata una battaglia sui social che ha portato su un banco dei testimoni virtuale il sindaco e i vari gestori dei servizi sociali. 

Le testate principali: il silenzio sui bambini di Bibbiano

I principali quotidiani italiani ne hanno parlato solo i primi giorni, come del resto i telegiornali, nonostante ci sia tantissimo materiale per un’inchiesta giornalistica più approfondita e per riuscire a dare un senso a questa storia che sembra solo un incubo infinito, specie per tutti quei genitori che si sono visti portare via i loro figli.

L’Ordinanza dei magistrati ha redatto ben 277 con tutte le interviste ai genitori che sono stati colpiti da questo sistema delittuoso, e sulle connessione e i legami dei coinvolti anche con vicende che risalgono a diversi anni fa.

Questo silenzio è stato visto anche dai lettori di alcuni giornali di rilievo internazionale, tant’è che nella rubrica “Italians” di Beppe Severgini è arrivata e poi stata pubblicata una lettera in cui il lettore Luca Neri afferma “tralasciando gli esiti che darà l’accaduto dal punto di vista giudiziario, oggi non si può fare finta di nulla“.

Perché non si può fare finta di nulla, quando la vita delle famiglie e quella dei loro bambini è stata segnata per sempre da un evento tragico che ha anteposto i soldi e i guadagni sulla felicità di un bambino. Felicità che dovrebbe essere protetta ad ogni costo, sopratutto da coloro che invece da salvatori si sono trasformati in aguzzini. 

Ma come è potuto succedere tutto questo?

La domanda che si pongono in molti è: come è potuto succedere tutto ciò senza che nessuno se ne accorgesse in tempo? Sicuramente ci sono dei problemi di fondo sui controlli che dovrebbero essere eseguiti sui servizi di tutela ai minori. Ma in Italia alla fine c’è sempre poco personale, o poco tempo, o qualcuno che impedisce i controlli che in questo caso avrebbero salvato la vita e la felicità di famiglie e bambini.

E i partiti politici invece…litigano tra loro sui social

Forse il lato più vergognoso di tutta la vicenda è che invece di parlarne in modo sano e combattere per velocizzare il processo giudiziario di tutti coloro che sono stati toccati da quest’evento negativo, gli esponenti dei partiti continuano a litigare sui social network.

In primis i partiti di destra che hanno lanciato l’hastagh #Pdofili che non è stato per nulla apprezzato, naturalmente, dagli esponenti del PD che hanno dichiarato che denunceranno chiunque lo rilancerà, perché in gioco c’è la democrazia, in quanto questo è solo un tentativo per far chiudere un partito e non si dovrebbero usare questi mezzucci specie se di mezzo ci sono i bambini.

D’altro canto mancano anche dichiarazioni da tutte le forze politiche, a parte le classiche parole di commiato, che possano invece rafforzare l’attenzione sulla faccenda e portare a una risoluzione per quanto possibile. 

Infine, mentre si litiga sui social sui media si tenta di minimizzare la questione, le vere vittime sono surclassate dal silenzio e lasciate sole a combattere una battaglia che si spera veda la vittoria delle famiglie colpite e la punizione dei veri colpevoli, interesse dei media o meno.

POTREBBE INTERESSARTI
Cambia impostazioni privacy