Mortalità in eccesso e bambini malformati nelle zone ex Ilva

TARANTO – Rispetto a tutta la regione Puglia, è chiaro come gli abitanti delle zone interessate dalla presenza dell‘industria siderurgica siano stati particolarmente colpiti dal tumore. 

Dal V Rapporto dello studio epidemiologico Sentieri emergono i dati raccolti dai ricercatori, che riguardano sia la mortalità che i ricoveri nel periodo che va dall’anno 2006 al 2013.

Nella popolazione residente a Taranto risulta in eccesso la mortalità per “tumore al polmone per mesotelioma della pleura e per le malattie dell’apparato respiratorio”.
Le malattie respiratorie acute colpiscono in particolare gli uomini e quelle croniche le donne.

Per le stesse malattie e per malattie respiratorie associate alle esposizioni industriali, si registrano molti casi di ricoveri.

Lo stesso rapporto sottolinea come a Taranto, dal 2002 al 2015, si siano osservati 600 casi di malformazione congenita, che corrisponde al 9% in più rispetto alla media regionale. Si sono registrati più di 40 tumori solo nel primo anno di vita del bambino.

Nella città di Taranto, oltre alla ex Ilva, si trova anche una raffineria e molte discariche.

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