Processo per i bracconieri che uccisero un daino fuggito da un allevamento di Torricella

TORRICELLA – I sei bracconieri responsabili della morte di un giovane daino sono stati accusati dal pubblico ministero Mariano Buccoliero.

Il fatto risale all’autunno del 2017 quando un giovane daino era fuggito da un allevamento di Torricella e vagava per la periferia di Manduria. I bracconieri con l’inganno lo avvicinarono e alla fine lo uccisero in modo crudele.

Uno degli imputati è assistito dall’avvocato Manolo Gennari e ha chiesto di patteggiare la pena a quattro mesi di reclusione. Gli altri 5 hanno chiesto il rito abbreviato.

Hanno chiesto di costituirsi parti civili al Giudice Giuseppe Tommassino, l’associazione Leidaa – Lega italiana difesa animali e ambiente, con l’avocato Monica Abbrescia, il WWF con l‘avvocato Barbara Malagno e l’associazione Azzurro Ionio con l’avvocato Gabriella Eletti.

Fu l’avvocato Francesco Di Lauro, impegnato nelle associazioni animaliste e ambientaliste a scoprire i bracconieri mentre portavano via il daino ucciso.

Dopo la sua denuncia, scattarono le indagini della Polizia e dalla perquisizione in casa di uno degli indagati, vennero  trovati nel frigo molti chili di carne che  l’uomo dichiarò fosse di maiale. I veterinari della Asl smentirono quanto dichiarato.

Il povero daino venne sparato a bruciapelo e i bracconieri si divisero la carne.

POTREBBE INTERESSARTI
Cambia impostazioni privacy