Scattate manette in un’operazione denominata “Radici”

CASTELLANETA – In un’operazione di anticaporalato sono stati denunciati il titolare e tre caporali responsabili a vario titolo di “Intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, detenzione illegale e porto abusivo di armi e munizioni”.

I soggetti sono un 58enne, titolare a Gioia del Colle di un’azienda agricola e un 53enne, entrambi di Ginosa, un 49enne e un 53enne di Pisticci.

Nel corso delle indagini, sono state documentate le attività illegali che hanno riguardato lo sfruttamento del lavoro nei campi.

Nello stesso provvedimento è stata coinvolta anche una 36enne di origine rumena, accusata di sfruttamento, poiché si occupava di reperire i lavoratori. Per lei è stato disposto il divieto di dimora nelle province di Taranto, Brindisi, Matera e Cosenza.

E’ stato accertato che al momento della paga, sottraeva il 50% della quota spettante.
Con i controlli dell’Ispettorato del Lavoro di Taranto, è stato accertato che la paga oraria era di 4,00 euro, decurtata delle spese di vitto e viaggio per raggiungere i campi, tramite un furgone guidato dalla rumena.

Dagli ulteriori controlli domiciliari e veicolari del 49enne, sono state rinvenute armi e munizioni, che venivano utilizzati contro gli animali selvatici. Sull’uomo pende anche questa ulteriore accusa e anche nei confronti del 53enne, per favoreggiamento.

Dal controllo sulla regolarità dell’azienda di Gioia del Colle, sono scattate le sanzioni per violazioni in materia di assunzioni e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Per il 58enne e i due 53enni sono scattati gli arresti domiciliati, mentre per il 49enne si sono aperte le porte del carcere di Matera.

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