Simona Carpignano di Taranto ritrovata tra le macerie della palazzina a Marsiglia

TARANTO – Ragazza brillante con due lauree e un master, Simona era chiamata sorriso, come quello di molti giovani armati di buona volontà e speranza per un futuro migliore.

Una notizia che non avremmo mai voluto sentire, eppure è così. La speranza era quella di scoprire che la giovane tarantina non si trovasse tra le macerie perché era andata a far baldoria, in giro per la città francese, ma, purtroppo, non è così.

A Marsiglia solo da sei mesi, Simona aveva conseguito una seconda laurea e lo aveva comunicato da poco a un’amica, con la gioia che la contraddistingueva.

Purtroppo il fato ha voluto così che una studentessa si allontanasse da casa in cerca di fortuna e che si troncasse il suo sorriso di giovane 30enne lontana dalla sua terra, che soffre per i suoi figli per i quali non vede un futuro solido.

Simona si era trasferita a Marsiglia per lavorare, ma essendo una studentessa modello piena di ambizioni, aveva approfittato per continuare a studiare e conseguire una seconda laurea.

Simona doveva ritornare presto a Taranto per sviluppare un progetto.

Il sogno di Simona era di ritornare a breve per un progetto che aveva intenzione di sviluppare proprio a Taranto. Perché non si può fare a meno di vivere nella propria città dove il sole e il mare fanno da cornice.  Una ragazza piena di iniziativa e di grandi idee non può abbandonare una città martoriata che ha bisogno di gente così.

Simona abitava da sola al terzo piano della palazzina maledetta e da martedì scorso erano arrivati il papà e il fratello con il cuore colmo di speranza di poterla riabbracciare ancora una volta.

Ora Taranto piange per la scomparsa di Simona.

Una laurea in Lingue conseguita presso l’Università di Lecce ed un’altra fresca fresca in Economia sociale e solidale conseguita proprio lo scorso mese in Francia.

Assieme alla città dei due mari, piange tutta Italia e ogni famiglia, che sa cosa significhi vedere i propri figli lasciare il nido e non poterli fermare.

Perché la vita è così, non bisogna fermarsi e restare inerti, ma poi un brutto destino ferma tutto e non si trovano più le risposte per tutto questo.

Tanti i commenti su facebook di molti giovani rimasti increduli alla notizia che in queste ore rimbalza in rete.

E’ un male comune questo che vede i cervelli allontanarsi per migliorare la propria vita e spesso accadono fatti come questo. Ricordiamo che tempo fa anche due giovani studentesse di soli 23 anni della provincia di Catania rimasero vittima di un rogo in Francia dove si erano recate per studiare.

La fine di giovani nel fiore della vita non si può dimenticare e le mamme delle giovani siciliane hanno istituito un concorso che ogni anno premia studenti che amano la poesia.

Miriam, l’amica di Simona la ricorda per la sua gioia di vivere e diffonde l’ultimo messaggio dell’amica su Fb.

“Come stai? Io sto bene, sempre a Marsiglia. Mi sono laureata in economia sociale e solidale ad inizio ottobre. Ma la notizia che volevo darti è che nell’accademia dove facciamo capoeira hanno cominciato un corso di tribal fusion. Ho fatto due lezioni. Ti penso tantissimo… se so qualcosa è grazie a te!!! Spero di vederti presto. Come stanno le altre ragazze? Io non sono riuscita a rimanere in contatto con nessuno. Spero che tu possa salutarmele e spero che tutto vada come tu lo desideri. Ti abbraccio”.

Noi tutti ci stringiamo al dolore della famiglia di Simona Carpignano.

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