Violenza sessuale su 4 minori della provincia di Taranto

TARANTO – Eseguita un’ordinanza applicativa di 3 misure cautelari personali in carcere.

Le indagini sono state condotte dal Sostituto procuratore Dr. Francesco Ciardo della “Sezione specializzata reati familiari” della Procura della Repubblica di Taranto, la Squadra Mobile “Sezione Reati contro la persona, in danno dei minori e reati sessuali”.

Si tratta di due uomini e un donna, ritenuti gravemente indiziati dei reati di violenza sessuale continuata in concorso e con l’aggravante di aver commesso il fatto nei confronti di minori al di sotto di anni 10.

Le indagini sono scattate dopo che nell’estate 2018, i servizi sociali di un comune della provincia tarantina, hanno fatto delle segnalazioni all’A.G., riguardo presunti abusi sessuali subiti da due minori che oggi hanno 14 e 9 anni, da parte della loro madre naturale, dal compagno e da un altro individuo che i bambini chiamavano con un nomignolo, ma che è stato poi individuato.

Queste notizie sono state apprese attraverso le confidenze ricevute dei due minori che hanno raccontato che la stessa sorte era toccata anche agli altri due fratelli, che oggi hanno 12 e 6 anni.

La scoperta è stata fatta dal momento i bambini sono finiti in una casa famiglia e in seguito affidati temporaneamente ad altre famiglie, dal Tribunale dei minori di Taranto.

Nella loro famiglia di origine vivevano in un totale stato di abbandono e dall’inizio del loro affidamento, i bambini hanno presentato una disabilità intellettiva, con comportamenti anomali e “sessualizzati”.

Dai fatti raccontati dei minori, supportati da un consulente esperto in psicologia dell’infanzia, è emerso che il più piccolo dei fratellini, all’epoca dei fatti, aveva appena tre anni.

Tutto questo avveniva a casa e talvolta anche nella casa di campagna del terzo soggetto, dove c’era un terreno con animali al pascolo e che grazie alla descrizione dei minori, la Polizia di Stato è stata in grado di individuare.

Gli indagati sono accusati anche di maltrattamenti, dal momento che facevano vivere i bambini in uno stato di degrado, non rispettando l’obbligo scolastico, percuotendoli e alimentandoli solo di patatine, pop corn e bevande gassate e scarsa igiene personale.

L’intervento tempestivo della Procura della Repubblica e del Gip del Tribunale di Taranto, in collaborazione con il Tribunale per i Minorenni di Taranto, ha impedito il protrarsi di queste azioni sui minori e che gli stesso potessero concretamente ripetere le stesse condotte su altri minori.

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