ArcelorMittal: Fim Cisl chiede confronto

TARANTOArcelorMittal: Fim Cisl ha chiesto un confronto dopo il terzo caso di contagio all’interno del polo siderurgico.

“Occorre garantire un livello massimo di sicurezza in fabbrica. (…) La salute di quanti operano in ArcelorMittal e delle loro famiglie non è derogabile, va salvaguardata immediatamente”. Così ha spiegato l’esponente ionico del sindacato Biagio Prisciano.

Infatti, proprio ieri ArcelorMittal aveva incontrato i sindacati:

  • Fim,
  • Fiom,
  • Uilm,
  • Usb,

proprio per definire ulteriori protocolli di sicurezza anti CoVid-19 e per capire come evitare la cassa integrazione ordinaria per 8173 lavoratori. Infatti, i sindacati hanno chiesto che l’azienda contatti le Rsu per poter definire nuovi turni di lavoro.

Resta il problema dell’indotto. A oggi, le imprese denunciano oltre 23 milioni di euro di fatture non pagate. In più, sembra che si sia sfiorato l’incidente al carroponte 13 automatico del reparto Dbs2. Non ci sono stati feriti tra gli operai, ma naturalmente ora servirà una valutazione da parte dei responsabili del reparto di ArcelorMittal.

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