ArcelorMittal: pagamenti fatture per 26 milioni di euro

TARANTO ArcelorMittal ha confermato ieri alle 16.00, durante la riunione con i sindacati, il pagamento delle fatture per l’indotto. Le rassicurazioni riguardano:

  • 20 milioni di euro per le fatture scadute;
  • 6 milioni di euro di fatture in saldo.

In più, ArcelorMittal ha disposto un numero di telefono. Le aziende tarantine dell’indotto potranno usarlo prima di avviare eventuali controversie. Il numero è 0994812983 e sarà attivo dalle 09.00 alle 13.00 Alla riunione partecipavano:

  • Arturo Ferrucci e Cosimo Liurgo per la dirigenza;
  • rappresentanti Fim, Fiom, Uilm.

In questa sede, i sindacati hanno chiesto risposte dal Premier Conte per capire cosa accadrà prima e dopo la sentenza del 7 febbraio a Milano.

In più, hanno chiesto all’azienda di procedere quanto prima alle opere di manutenzione del Tna/1 , dell’ERW e del Pla/2.

Secondo i dati messi a disposizione da Confindustria Taranto per il tavolo con i sindacati Cisl, Cgil e Uil, invece, il non saldato sarebbe pari a 40 milioni di euro.

ArcelorMittal: il commento delle aziende dell’indotto

Roberto Palasciano, presidente di Confapi Taranto, ha commentato la risposta di ArcelorMittal.

“Nei giorni scorsi sono pervenuti alcuni segnali di pagamento: la sorpresa è stata molto amara in quanto si è trattato di anticipi irrisori rispetto allo scaduto maturato” ha spiegato Palasciano in un commento.

Infatti, secondo il presidente, i pagamenti non devono dipendere da accordi tra la società franco-indiana e Governo. I lavori eseguiti e non pagati, secondo, Confapi, rischiano di mettere in ginocchio non solo le imprese, ma anche le famiglie.

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