TARANTO – Confartigianato Taranto, insieme alla sede nazionale, sta chiedendo al governo di riaprire i parrucchieri degli estetisti con modalità di apertura da concordare per evitare eventuali forme di contagio da Coronavirus.
In più, l’ente sta chiedendo al Governo delle regole valide su tutto il territorio nazionale, in modo che le disposizioni vengano applicate tutte allo stesso modo. Così, la legge potrà ottemperare anche alle normative regionali e comunali disposte dai diversi territori.
Parrucchieri ed estetisti sono chiusi dal decreto del Presidente del Consiglio del 11 marzo 2020. Quindi, secondo Confartigianato Taranto, aumentano le difficoltà sia per gli operatori del settore, sia per i cittadini che non possono rivolgersi ai loro servizi.
In più, il fenomeno dell’abusivismo, che era già presente, è aumentato proprio a causa delle disposizioni. Confartigianato Taranto, però, ritiene che la scelta di aver chiuso queste attività in questi periodi fosse giusto, ma che per la fase 2 è bene definire nuove strategie.
La richiesta è che: “(…) le imprese regolari del settore siano in condizioni di sostenere una riorganizzazione delle attività e una parziale rimodulazione delle modalità di erogazione dei servizi stessi, che consenta di operare in sicurezza, tutelando la salute dei clienti, dei dipendenti e degli stessi imprenditori”.
Confartigianato Taranto: le proposte
Quali sono le proposte sul piatto? Eccone alcune.
- Svolgimento delle attività solo su appuntamento;
- La presenza di un solo cliente alla volta nelle zone riservate alla clientela per evitare assembramento;
- Accesso ai clienti solo per il tempo che serve per il servizio offerto;
- Orari flessibili con turni per i dipendenti secondo le direttive di Confartigianato Taranto;
- Per parrucchieri: gestire un solo cliente con un solo operatore alla volta;
- Utilizzo di postazioni alternate;
- Non avere più di due clienti contemporaneamente nel salone (se magari un cliente sta aspettando il tempo di posa per la tinta);
- Usare Mascherina e guanti;
- Usare occhiali protettivi o visiera in plexiglass quando la distanza deve essere inferiore a 1 metro;
- Igienizzazione degli ambienti dopo ogni servizio;
- Disinfezione dei servizi igienici dopo ogni utilizzo;
- Utilizzo di materiali monouso e prodotti igienizzanti;
- Gel igienizzante all’ingresso e sulle postazioni di lavoro;
- Sovrascarpe monouso;
- Camici monouso oppure detersione dell’abbigliamento da lavoro ad alte temperature;
- Detersione dei lettini con candeggina o alcool denaturato;
- Arieggiamento dopo ogni trattamento.
Così, Confartigianato Taranto ritiene che si possano riaprire le attività con le giuste cautele. Ora la parola spetta al governo.