Confcommercio Taranto: Sangalli agli Stati Generali

TARANTO – Stati Generali di Confcommercio Taranto al via con gli interventi di Leonardo Giangrande e Carlo Sangalli. I due sono presidenti rispettivamente locale e nazionale e hanno posto entrambi l’attenzione sui problemi che sta attraversando tutto il settore in questi difficili mesi. Non mancano gli auspici per il futuro ed è proprio in base a quelli che occorre ripartire.

Parla Leonardo Giangrande, il presidente di Taranto

“A Taranto siamo partiti dal dissesto del Comune del 2008 per passare poi alla crisi economica-finanziaria del 2009-2010, quindi alle vicende ex Ilva del 2012 per finire poi col Covid. Abbiamo operato in un contesto economico territoriale difficile”. Così è intervenuto il presidente di Confcommercio Taranto, Leonardo Giangrande, in occasione degli Stati Generali dell’Associazione.

“Con la pandemia – ha spiegato – molti imprenditori si sono persi per strada. Il nostro compito, ora, è quello di affiancare le attività che con tanta sofferenza hanno superato la tempesta. Il Pnrr ci permette di consolidare la crescita”. Inoltre non occorre abbassare la guardia dato che c’è “forte preoccupazione” per il commissariamento del Comune tarantino perché “la città vive una fase strategica sia per il Pnrr che per la decarbonizzazione dell’Ilva che resta questione ancora aperta”.

Carlo Sangalli all’evento di Confcommercio

Presente all’evento anche Carlo Sangalli che in videoconferenza ha dichiarato “l’Italia di oggi è un Paese provato dalla pandemia ma che si è rimesso in moto. La ripresa è più forte delle attese, la crescita del Pil si assesterà nel 2021 attorno al 6%”. C’è pero l’allarme consumi: “bisognerà attendere il 2023 per il ritorno al livello pre-pandemia. Inoltre, in questo momento, inflazione e aumento delle spese obbligate rischiano di ridurre i consumi nei prossimi mesi”.

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Inoltre “Davanti a questa situazione incerta e alle costanti tensioni che accompagnano ripresa e gestione della pandemia, il nostro Paese – ha precisato Sangalli – è stato chiamato ad un enorme sforzo di ripensamento individuale e collettivo”. Risulta però “ difficilissimo tenere questo passo senza lasciare indietro nessuno. E sicuramente non lo si può fare senza il sostanziale contributo dei corpi intermedi e della loro capacità di mediazione. Mi sembra quindi coerente con la nostra responsabilità di grandi associazioni di rappresentanza fermarsi e dedicare una giornata; come state facendo voi a Taranto, a temi come turismo, formazione, politiche di prossimità’, innovazione, blue economy, agroalimentare. Temi che sono strategici per ricostruire il futuro”. Così termina quindi l’intervento di Sangalli.

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